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Bellezze e segreti dell'Abbazia di Nonantola e del suo antico tesoro

L'abbazia di Nonantola è un luogo che ha saputo raccogliere tesori, leggende ed eventi che hanno cambiato per sempre la storia d'Europa. Costruita nel 752 dal re longobardo Astolfo, fu l'abate Anselmo a prendere in mano la gestione del luogo sacro, facendone uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti d'Italia. Le sue decorazioni esterne ricordano che nel tempo è stata arricchita di dettagli, come i bassorilievi di Wiligelmo, e anche di reliquie in particolare quella di San Silvestro. Non è solo questione di fede, all'epoca infatti la religione si incontrava con la politica e con la guerra, infatti fu in questa abbazia che nell'anno 800 Carlo Magno si fermò in preghiera prima di giungere a Roma per essere consacrato dal papa la notte di Natale quale imperatore della cristianità. E due secoli dopo questo luogo sarà fondamentale per l'incontro tra papa Marino e l'imperatore Carlo il Grosso, e più in generale perché fu l'abbazia principale del granducato di Matilde di Canossa, che ebbe la capacità di tessere le fila nei rapporti tra papato ed impero. Altrettanto ricco e straordinario è il tesoro dell'abbazia, in effetti i pellegrini oltre che per vedere San Silvestro, e il suo braccio miracoloso, e poi anche le reliquie di papa Adriano III, erano interessati a ben altri oggetti. Qui infatti sono state conservate oltre 4.500 pergamene di cui 131 sono precedenti all'anno mille, un dato che trova pochi eguali in tutta Europa. Tuttavia, ad interessare maggiormente i pellegrini era una particolare reliquia, ovvero il più grande frammento della croce su cui venne ucciso Gesù. 5

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