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90mila alberi per la bassa modenese per far fronte ai cambiamenti climatici

Per far fronte al problema dei cambiamenti climatici il Gruppo consigliare nell’Unione dei Comuni della Bassa lancia il progetto '90.000 ALBERI PER LA BASSA MODENESE'

Il Gruppo consigliare nell’Unione dei Comuni della Bassa ‘Liste Civiche - PD’, i Giovani Democratici e il Coordinamento PD della Bassa Modenese hanno lavorato in questi mesi sul tema ambiente e cambiamenti climatici e ora lanciamo insieme il Piano - progetto '90.000 ALBERI PER LA BASSA MODENESE'.

Il Piano sarà proposto per diventare realtà nei nove comuni della Bassa, mediante un documento sul tema che  sta approdando ed approderà in tutti i 9 consigli comunali dei comuni della  Bassa.  

Per presentare a tutti i cittadini e parlare di questa proposta,  lunedì 14 dicembre alle 21 si terra la video conferenza in diretta facebook (su tutte le pagine Pd e delle Liste Civiche del territorio) per lanciare l’idea-progetto “90’000 alberi per la Bassa”.  Interverranno Gianni Taminostorico ambientalista e già docente di Biologia generale presso l’università di Padova e l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. 

“Serve un piano, una strategia d’area, perché l’ambiente non ha confini, per massimizzare le potenzialità dei benefici dell’importante iniziativa regionale per la forestazione della Regione. Questo è il senso della nostra proposta 90.000 alberi per la Bassa Modenese” commenta il Capogruppo in Unione Paolo Negro. 

Per il coordinatore del PD Area Nord Simone Silvestri: “La sostenibilità ambientale diventi il parametro su cui imperniare la programmazione dello sviluppo del nostro territorio. La nostra proposta è di fare dell’iniziativa regionale, i 4 milioni di alberi da piantare in questa legislatura, il perno di un piano ambientale della e per la Bassa Modenese”.

In queste settimane verrà discussa la mozione che impegna i 9 comuni della Bassa a prevedere nel proprio piano di urbanizzazione (PUG) un’area pari ad almeno il 3% del territorio comunale destinata ad opere compensative delle emissioni inquinanti, il tutto all’intero di un Piano d’area che, agganciandosi all’iniziativa regionale “Mettiamo le radici al futuro”,  impegni i singoli comuni ad individuare  aree comunali che permettano la realizzazione di questa iniziativa dove i singoli cittadini, le imprese, le associazioni culturali e le stesse amministrazioni potranno concretizzare questa iniziativa. 

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