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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sottopassi e strade chiuse, c'è l'accordo per la soppressione dei passaggi a livello di "Gigetto"

Intesa fra il COmune di Modena e Fer. Riguarderà sei attraversamenti da via Morane a via Panni. Servono 17,8 milioni di euro

Dopo anni di discussioni il Comune di Modena e FER, la società che gestisce tra le altre la linea ferroviaria Modena-Sassuolo, sono giunte ad un accordo sulla questione dei passaggi a livello urbani. Un tema che ha sollevato polemiche annose, rappresentano un chiaro ostacolo alla viabilità automobilistica cittadina e che ora è stato affrontato in maniera incisiva, prospettando - fondi permettendo - una vera e propria rivoluzione per la mobilità nella zona Fratelli Rosselli, la più impattata dal passaggio di Gigetto.

Martedì scorso la Giunta Muzzarelli ha approvato lo schema di convenzione con Fer, nel quale vengono messi nero su bianco i progetti per la soppressione definitiva dei passaggi a livello. O quantomeno di sei degli otto passaggi che esistono nei primi due km di percorrenza di Gigetto, vale a dire nel tratto compreso tra strada Morane e via Panni. Lo studio di fattibilità era stato avviato tempo addietro e finalmente si è giunti ad alcune prime Conclusioni, sebbene i progetti riportati nell'accordo non siano ancora interventi esecutivi.

Entro 6 mesi Comune e Fer si impegnano a individuare la tipologia di opere più idonee per ciascuna strada. Mentre al Comune spetterà la gestione degli interventi sotto il profilo della pianificazione urbanistica e degli eventuali espropri, FER controllerà i progetti e fungerà da stazione appaltante, oltre a dirigere i lavori.

Il capitolo delle risorse economiche non è certo trascurabile, dal momento che il piano stima un a spesa di 17,8 milioni complessivi in quattro distinti interventi. Il reperimento dei fondi sarà in capo alla Regione Emilia-Romagna, che dovrà garantire le coperture.

Via Panni

Sarà probabilmente il primo dei sei interventi, quello ritenuto prioritario. L'accordo prevede la realizzazione di un sottopasso stradale costituito da una corsia per senso di marcia e comprensivo di pista ciclo-pedonale, nonchè la riqualificazione del vicino parcheggio del Parco Amendola. L'accordo prevede un massimo di 11 mesi entro i quali dovrà essere predisposto il progetto esecutivo, con il cantiere che potrebbe verosimilmente iniziare nella prima parte del 2021.

Via Mantegna

Qui la situazione si fa più complessa, tanto che l'accordo non ne fornisce una univoca. La soppressione del passaggio a livello comporterebbe di fatto la chiusura della strada le ipotesi sono "l'allargamento del sottopasso ciclopedonale già esistente e realizzazione di viabilità carrabile di accesso oppure la realizzazione di collegamento su Viale Amendola". Via Mantegna è infatti l'unica strada di accesso ai plessi scolastici del quartiere: con la chiusura si potrebbe creare uno sbocco su viale Amendola deviando così l'intero traffico "scolastico" su quell'asse. Non sarà una scelta semplice.

Via Morane e via Treviso

Lo snodo fondamentale di via Morane, accanto al parco della Resistenza, prevede la realizzazione di un sottopasso stradale, secondo una soluzione tecnica che non è ancora stata concordata. Anche questa opera è sollecitata da tempo, in virtù degli incolonnamenti costanti che il passaggio del treno comporta, con relativi disagi al traffico e all'ambiente. La stessa soluzione sarebbe adottata su via Treviso, che resterebbe così l'unica via da accesso al quartiere circostante per chi proviene da viale don Minzoni.

Via Vicenza, via Verona e via Ferrini

Lo studio prevede per queste tre strade parallele la soppressione della circolazione privata. Vale a dire che le tre strade si interromperebbero per lasciare precedenza al passaggio del treno. Uno snellimento del traffico, ma anche una preclusione significativa per i residenti della zona, i cui sbocchi verso le arterie principali rimarrebbero quindi quelli di via Treviso e via Asiago.

Esclusa via Fratelli Rosselli

Dalla soppressione dei passaggi a livello resta dunque esclusa via Fratelli Rosselli, le cui condizioni strutturali rendono complicatissimo realizzare un sottopasso e dove altre soluzioni non sono percorribili (a costi ragionevoli). Restano fuori dal piano anche le intersezioni con le strade periferiche, da stradello San Giuliano a strada Contrada, fino a Baggiovara.

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