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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ritiro referti, consegne a domicilio e cura dei malati cronici: accordo regionale sul futuro delle farmacie

L'Emilia-Romagna punta con decisione sulla "Farmacia dei servizi", al via un Protocollo d'intesa tra Regione e Associazioni di categoria dei farmacisti convenzionati. Più prestazioni per il cittadino, progetti mirati per i pazienti con patologie croniche, nuove modalità di erogazione dei farmaci

Il sostegno della Regione alle farmacie rurali: dal 2017, 400mila euro di contributi annui

Per lo svolgimento di queste attività, la Regione Emilia-Romagna riconosce un contributo economico maggiore non solo alle farmacie rurali, in virtù dell’importante ruolo di presidio sanitario che esse rivestono per le comunità locali, ma anche alle farmacie urbane a basso fatturato.
Peraltro, la Regione concretizza il proprio impegno a sostegno delle farmacie rurali attraverso un’esplicita norma, contenuta nella legge regionale n.2 del 2016 che, a partire dall’anno 2017, ha consentito di erogare alle farmacie rurali 400mila euro di contributi annui. Risorse che vengono concesse alle farmacie rurali a minor fatturato, per agevolarne la permanenza a servizio di zone disagiate per scarsa densità demografica con conseguente scarsa redditività. Graduati in base al volume d’affari della farmacia, i contributi - che una prossima delibera di Giunta confermerà anche per il 2019 - sono di entità tale da costituire un reale sostegno per le strutture che ne beneficiano: nel 2018 sono stati concessi tra i 5.000 e i 12.500 euro a 46 farmacie rurali. Queste misure hanno certamente favorito la sostenibilità delle farmacie rurali dell’Emilia-Romagna: lo testimonia il fatto che dal 2015 ne è stata chiusa soltanto una, con successiva apertura, nella medesima località, di un dispensario farmaceutico a garanzia della continuità dell’assistenza.

L’impegno economico 

Condivisa dai direttori generali delle Aziende sanitarie, l’intesa dovrà ora svilupparsi concretamente in progetti collegati all’interno di gruppi di lavoro regionali multidisciplinari e multiprofessionali, che avranno il compito di monitorarne la realizzazione e i benefici.
La realizzazione della attività previste nel Protocollo comporterà un impatto economico complessivo, nel biennio 2019-2020, non superiore a 8,5 milioni di euroche, a regime, sarà compensato con i risparmi derivanti dagli interventi di miglioramento della qualità dei percorsi assistenziali per i pazienti affetti da patologie croniche.

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