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Raccolta differenziata e recupero, accordo tra Hera e Cirfood

Le due società emiliano-romagnole hanno firmato un accordo triennale per dare avvio a iniziative di economia circolare

Cirfood, impresa cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare, e il Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, hanno firmato oggi - alla vigilia della Giornata internazionale di consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare - un protocollo d’intesa per collaborare su progetti mirati a favorire economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile, in coerenza con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda ONU 2030.

L’accordo firmato oggi tra le due realtà, che da anni si impegnano per promuovere iniziative nella direzione della sostenibilità, avrà una durata di tre anni e si svilupperà attraverso l’implementazione graduale di una serie di azioni e iniziative ambientali, a partire dai punti di ristorazione situati prevalentemente nei territori serviti da Hera, per poi estendere gradualmente il raggio d’azione ad altre regioni. Saranno inoltre sviluppate congiuntamente capillari attività di comunicazione rivolte sia ai dipendenti che ai clienti, che saranno i destinatari di campagne mirate.

La collaborazione appare ancora più significativa se si considerano i numeri delle due realtà: solo nel 2021, CIRFOOD, azienda leader in Italia nella ristorazione collettiva, ha preparato oltre 77 milioni di pasti, impiegando quasi 12 mila persone e gestendo 1.700 cucine e 120 pubblici esercizi. Da oggi, questa grande organizzazione avrà a disposizione tutta la ventennale esperienza in campo ambientale del Gruppo Hera: la multiutility è infatti il primo operatore nazionale per rifiuti trattati e nel 2021 ha superato il 65,3% di raccolta differenziata in media sui territori serviti (oltre 180 comuni con 3,2 milioni di cittadini). Inoltre, è stata la prima utility in Italia ad entrare a far parte del prestigioso network internazionale Fondazione Ellen MacArthur, che raccoglie le realtà più attive su scala globale nella transizione verso l’economia circolare.

I progetti di economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile

In questo contesto economico e ambientale, i rifiuti rappresentano un tema sempre più urgente da affrontare, su cui si concentra anche l’agenda politica nazionale ed europea, responsabilizzando sempre di più i soggetti che sono coinvolti nella loro produzione e gestione.

Con questa intesa, Hera e CIRFOOD hanno avviato una collaborazione su diversi progetti specifici in ambito sostenibilità ambientale: dalla lotta allo spreco alimentare, a soluzioni per una mobilità sostenibile, passando per lo studio di soluzioni coerenti con i principi dell’economia circolare sia nella scelta della tipologia degli imballaggi, sia nella gestione del loro fine vita, fino ad arrivare alle più avanzate soluzioni di valorizzazione degli scarti, alimentari e non.

Il rifiuto organico prodotto nei punti di ristorazione potrà così essere utilizzato per la produzione di biometano e compost nell’impianto del Gruppo Hera a S. Agata Bolognese, mentre gli oli vegetali esausti (quelli che rimangono al termine delle preparazioni alimentari, ad esempio gli oli di frittura o quelli utilizzati per conservare gli alimenti) raccolti in modo differenziato potranno essere destinati alla produzione di biocarburante idrogenato, grazie alla partnership siglata dalla multiutility con Eni.

Hera e CIRFOOD collaboreranno anche per lo studio dei migliori materiali da utilizzare in alternativa alla plastica monouso, coniugando la sicurezza alimentare con il minor impatto ambientale possibile, e su progetti di riciclo della plastica utilizzata nei punti di ristorazione. Hera potrà, inoltre, fornire supporto sulle modalità di raccolta differenziata e sul trattamento dei rifiuti prodotti.

Orazio Iacono-ADGruppoHera e Chiara Nasi-Presidente CIRFOOD_small-2

Oltre 260 punti CIRFOOD potenzialmente coinvolti

Saranno 269 i punti di ristorazione di CIRFOOD potenzialmente coinvolti nei vari progetti oggetto del protocollo siglato oggi. Più nel dettaglio, a partire dal primo settembre, sono 245 le cucine che conferiscono ad Hera gli oli alimentari esausti, mentre il rifiuto organico prodotto in 24 punti di ristorazione potrà essere utilizzato per la produzione di biometano e compost nell’impianto del Gruppo Hera di Sant’Agata Bolognese.

“La transizione verso un’economia circolare è una sfida prima di tutto culturale. Questa intesa con CIRFOOD ne è un esempio virtuoso, e testimonia come realtà anche apparentemente molto distanti nelle loro attività quotidiane possano trovare un terreno comune per portare avanti insieme questo importante cambiamento” dichiara Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “Le sfide che abbiamo davanti a noi richiedono una sempre maggiore valorizzazione di quelli che fino a ieri chiamavamo rifiuti e che invece, oggi, devono essere sempre più visti come risorse: opportunità per consumare meno materie prime e per creare e sostenere un’industria del recupero efficiente che contribuisca al benessere e alla prosperità delle nostre comunità”.

“L’entità dei mutamenti economici, sociali e ambientali che stiamo vivendo è tale da imporci un’ancor maggiore presa di coscienza in merito al ruolo che ciascuno di noi ricopre nella salvaguardia delle risorse del Pianeta” commenta Chiara Nasi, Presidente CIRFOOD. “CIRFOOD si impegna ogni giorno a implementare soluzioni che possano garantire uno sviluppo sostenibile a beneficio di tutti i propri stakeholder, dell’impresa e del territorio, ma sa che l’azione della singola impresa non basta. La sostenibilità non può che essere un obiettivo comune e l’impegno congiunto di CIRFOOD ed HERA sui temi dell’economia circolare vuole essere una risposta ai bisogni delle comunità e alle sfide della società, in ottica intergenerazionale”.

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