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Piste ciclabili sugli argini, la competenza passa ad AIPo

Un passaggio burocratico che coinvolge le quattro regioni del bacino padano

Le Assemblee regionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto hanno approvato un’integrazione alle rispettive leggi di istituzione di AIPo e di determinazione delle sue competenze. Oltre alla sicurezza idraulica lungo il Po e i suoi principali affluenti e alle opere per la navigazione fluviale, AIPo assume nuove funzioni relative alla progettazione, costruzione, manutenzione e gestione delle infrastrutture per la mobilità ciclistica, inclusi i compiti e i poteri di autorità espropriante, con riferimento ai percorsi ciclabili che interessano prevalentemente le aree demaniali di competenza.

Con la ratifica dei Consigli regionali, entrano infatti in vigore le nuove funzioni di AIPo, che troveranno attuazione a seguito di specifici accordi tra l’Agenzia e le singole Regioni, in cui si definiranno anche le risorse assegnate allo scopo.

L’iter che ha portato a questa significativa innovazione è iniziato nel 2019, con l’elaborazione di uno schema di integrazione da parte degli uffici AIPo, unitamente alle strutture tecnico-giuridiche delle quattro Regioni istitutrici.

Il Comitato di Indirizzo di AIPo - formato dagli Assessori regionali Irene Priolo (Emilia-Romagna – Presidente C.d.I.), Pietro Foroni (Lombardia), Marco Gabusi (Piemonte), Gianpaolo Bottacin, assieme al Direttore di AIPo, Ing. Luigi Mille - “esprime soddisfazione per il risultato raggiunto dall'Agenzia, che rappresenta un momento importante in quanto vengono acquisite nuove competenze in ambito di infrastrutture per la ciclabilità. Queste funzioni, che si aggiungono a quelle originarie di AIPo, creano un valore per l'intero territorio del bacino per un sviluppo economico all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione degli ambienti fluviali.”

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