rotate-mobile
Attualità

Solidarietà, da Modena fondi per sostenere i profughi di Sinjar

Nuova missione umanitaria per l'associazione "Verso il Kurdistan", a supporto delle popolazioni del nord dell'Iraq, ancora al centro di scontri armati sul confine libico

L’Associazione umanitaria "Verso il Kurdistan", sostenuta anche dalla Cgil, ha promosso nelle scorse settimane una campagna di solidarietà e di sottoscrizione economica per sostenere un progetto di apertura di una struttura sanitaria-poliambulatorio, urgente e necessaria per la popolazione del distretto di Sinjar. Si tratta di un territorio che si trova nell'Irak Nord occidentale, proprio al confine con la Siria, in un territorio arido, poco coltivabile ed ancora al centro di aggressioni militari. Una provincia dove fino a pochi anni fa vi abitavano circa 420 mila persone, di diverse etnie ma a maggioranza kurde. Dopo la disastrosa occupazione dell'ISIS di una decina di anni fa, ci fu una disperata fuga di massa e con un successivo ritorno, dopo la sconfitta del terrorismo islamico, solo di un terzo degli sfollati. Oggi sono pure tanti i profughi kurdi fuggiti dalla guerra in Siria che hanno passato il confine rifugiandosi lì.

Sinjar fu teatro di scontri e massacri tra Daesh e le minoranze etniche che vivevano nel territorio, in particolare quella dei kurdi yazidi. L'ONU e la UE hanno ufficialmente riconosciuto che in quelle aree "Isis ha commesso un genocidio contro la popolazione yazida e crimini di guerra contro l'umanità", riconoscendo che con quella dura occupazione "furono distrutte l'80% delle già scarse strutture pubbliche e il 70% delle case civili a Sinjar...".

"Però, dopo questi pesanti riconoscimenti "ufficiali", l'intero mondo occidentale e democratico si è scordato di quelle sofferenze e distruzioni e nessun sostegno è stato portato alla ricostruzione spiegano i promotori dell'iniziativa solidale - Oggi, nel silenzio del nostro mondo, quei territori sono vittime di nuove violenze belliche, ad opera dell'esercito ed aviazione della Turchia di Erdogan, in un violento attacco repressivo contro il popolo kurdo, in Siria e qui in Irak. Sono ricorrenti, anche in queste ultime settimane, pesanti bombardamenti a Sinjar, come nel vicino campo profughi di Makhmura".

Già a Makhmura come Associazione Ong, e col sostegno della nostra Camera del Lavoro, abbiamo fornito strutture sanitarie (in foto) e scolastiche per aiutare quei 14.000 che "vivono" in quel Campo profughi.

"Anche a Sinjar porteremo, partendo nei prossimi giorni, le risorse raccolte anche qui da noi, grazie ai contributi dell’Auser modenese insieme a Cgil Emilia Romagna e Cgil Modena, per ricostruire un edificio che poi ospiterà indispensabili servizi sanitari. Rimetteremo in funzione una decina di stanze, si installerà l’impianto elettrico, serbatoi con depuratore per dare l'acqua, frigorifero, lettini, sedie a rotelle, maschere per l'ossigeno, un ecografo. Una struttura che così fra pochi mesi sarà in funzione e potrà contare sulla preziosa disponibilità professionale di...due medici generici, un chirurgo e cinque infermieri: questo sarà il prezioso staff medico del loro ospedaletto! Nei prossimi giorni e grazie ai permessi di viaggio finalmente definiti, porteremo il nostro concreto aiuto a Sinjar".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Solidarietà, da Modena fondi per sostenere i profughi di Sinjar

ModenaToday è in caricamento