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Il giorno delle riaperture, per l'Emilia-Romagna ancora due settimane di zona gialla

Da oggi riaprono bar e ristoranti anche al chiuso in zona gialla. L'unico limite è il coprifuoco, che cadrà a partire dal 21 del mese. Ok anche a feste e ricevimenti

Oggi, martedì primo giugno 2021, è il giorno della ripartenza. Mentre già da ieri Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia sono in zona bianca e sperimentano l'addio al coprifuoco, e dal 7 giugno toccherà Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria e dal 14 ad Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e provincia di Trento.

L'Italia verso la normalità: cosa riapre dal primo giugno

Oggi però è il giorno in cui ritornano pranzi e cene nei ristoranti anche al chiuso. Rimane l'obbligo di mantenere il distanziamento, indossare la mascherina all'aperto e al chiuso e rimangono vietati gli assembramenti.  "La strategia delle riaperture graduali scelta dal governo e i sacrifici degli italiani stanno pagando", ha detto ieri la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, che vede l'uscita dal tunnel: "La fine dello stato d'emergenza è vicina". Quello attuale è in vigore fino al 31 luglio e non è più prorogabile, anche se l'agenzia di stampa Ansa scrive è probabile che il governo decida comunque di rinnovare il provvedimento, se non altro per garantire ancora l'utilizzo delle mascherine e il distanziamento, la possibilità di utilizzare lo smart working e il lavoro del Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo.

Intanto da oggi i ristoranti possono accogliere i clienti all'aperto ma anche al chiuso. E si potrà tornare a consumare al bancone del bar, nei pub e nelle gelaterie. L'unico limite è quello del coprifuoco, fissato alle 23 fino al 7 giugno, quando sarà ulteriormente spostato a mezzanotte. L'abolizione è prevista per il 21. Oggi riaprono anche gli impianti sportivi all'aperto con una capienza del 25% rispetto a quella massima. Le feste di matrimonio sono permesse in zona bianca, mentre per la zona gialla si dovrà attendere il 15 giugno. Per quella data riapriranno anche i parchi tematici, gli eventi, i congressi. 

E mentre il bollettino del ministero della Salute registra per la prima volta da settembre un numero di casi inferiore ai duemila, i ristoranti riaprono con una serie di regole e protocolli: si dovrà rispettare un metro e mezzo di separazione tra i clienti di tavoli diversi al chiuso e un metro all'aperto. Gli esercizi dovranno esporre il numero massimo di capienza ma cade il numero massimo di persone che possono sedersi al tavolo. Il personale deve sempre indossare la mascherina, i clienti devono farlo quando non sono seduti al tavolo. 

Ristoranti, bar, feste e ricevimenti: le nuove regole dal primo giugno

Anche per i bar oggi torna la possibilità di servire al bancone invece che al tavolo. Secondo le nuove regole nei bar che non dispongono di posti a sedere "si deve consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione". Come per i ristoranti, è vietato sostare nelle vicinanze dei locali. E poi c'è la regola del buffet: il cibo deve essere servito dal personale e i clienti possono servirsi da soli soltanto se si tratta di porzioni monodose.

Le feste e i banchetti si possono organizzare in zona bianca da ieri e in zona gialla dal 15 giugno, ma tutti gli invitati dovranno avere il green pass. Si possono organizzare pranzi e cene senza numero massimo di invitati. Non è consentito il ballo. È consentita anche "la presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive all’aperto". I posti a sedere per le persone non conviventi dovranno prevedere il distanziamento e sarà obbligatoria la mascherina. La capienza non può essere superiore al 25% di quella massima e comunque non può superare le mille persone. È preferibile la prenotazione dei biglietti online che possa consentire il tracciamento delle persone e per evitare gli assembramenti agli ingressi. Si devono prevedere percorsi differenziati tra ingressi e uscite. 

Il green pass si può avere in tre modi: il certificato di avvenuta vaccinazione (dopo la seconda dose oppure 15 giorni dopo la prima) il certificato di guarigione o un tampone negativo effettuato 48 ore prima. In attesa che arrivi il pass digitale sull'App Io o Immuni (potrebbe già essere pronto per il 15 giugno o al più tardi quando entrerà in vigore il green pass europeo il 1 luglio) basterà la certificazione rilasciata dall'autorità sanitaria.

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(fonte Today.it)

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