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Attualità Prignano sulla Secchia

Appennino, a Prignano si respira l'aria della Liguria

Che in collina si respiri l'aria buona è risaputo, ma non tutti sanno che...

“A Prignano c’è l’aria buona” è un vecchio adagio che in tanti avranno sentito parlando con le persone del posto. Prevalentemente sono gli anziani a porre l’accento su questo aspetto del paese un po’ fuori mano delle colline modenesi. In effetti, per passare da Prignano, bisogna essere diretti a Prignano, dove, ad onor del vero, oltre all’aria buona (e a tutto ciò che ne consegue: panorama, passeggiate, relax…) non c’è nulla. Ultimamente l’iniziativa della ‘Big Bench’, installata nell’estate del 2020, ha portato qualche visitatore in più, ma Prignano sulla Secchia non è certo più il paese di una volta, quando, solo una ventina di anni fa, l’estate pullulava di ‘villeggianti’, i campi da tennis erano sempre pieni e i ragazzi riempivano il parco in piazza il pomeriggio e la sera. Piano piano tutto sta morendo, tanto è vero che sono rimasti, oltre alle pompe funebri e alla farmacia, solamente tre negozi: la ferramenta storica di Ghiddi, un rivenditore di elettrodomestici e una boutique, se così si può dire.

Pur essendo a una manciata di minuti da Sassuolo, Prignano rimane invero un posto misterioso per molti, tanto che potrebbe essere considerato alla stregua della proverbiale Canicattì, ma in salsa emiliana. Vale la pena però di aggiungere ancora un tocco mistico alla cittadina il cui centro è situato a 557 metri s.l.m., ma il territorio è uno dei più vasti della Provincia, perciò il punto più alto raggiunge quasi i 900 metri in località Faeto, mentre il punto più basso, a ridosso delle rive del fiume Secchia, sfiora i 100 metri sul livello del mare. Ed è proprio di ‘mare’ che ci troviamo a parlare, perché, secondo i vecchi del posto, a Prignano arriva nientemeno che l’aria dalla Liguria (o ‘Ligurria’ detto alla modenese). Ebbene sì, l’aria di Prignano non sarebbe solo ’buona’, ma arriverebbe addirittura dal Golfo di Genova direttamente in piazza Roma, passando per viale Allegretti.

Se questa può sembrare una sciocchezza, è necessario sottolineare due dati fondamentali che starebbero alla base di questa teoria: il primo riguarda esperienze positive e profumate, tant’è che la fioritura inusuale dell’agave nel giardino di Casa Baldelli, uno degli edifici storici (e in decadenza) del Comune, sarebbe da ricondurre proprio al fatto che in quel punto arriva l’aria del Mar Ligure; l’altro arriva invece da esperienze tristi e tramandate da chi le ha vissute: pare infatti, secondo la testimonianza degli anziani del luogo che hanno vissuto nel periodo della seconda guerra mondiale, che a Prignano si sentisse il rumore delle bombe sganciate su Genova e La Spezia durante il conflitto. Si lascia a voi la facoltà di credere se tutto ciò possa essere considerato vero, ma ciò che rimane fuor di dubbio è che, particolarmente in estate, andare e respirare l’aria della collina prignanese rimane una esperienza veramente rilassante e corroborante.

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