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Attualità Carpi / Via Remesina Esterna

Unimore occuperà la struttura "Patermar" di via Remesina a Fossoli

La struttura concessa all’ateneo per didattica e ricerca sul clima. Un progetto nato come parco tecnologico e mai realmente avviato

Il Comune di Carpi ha autorizzato la prossima concessione della sede Petermar di via Remesina Esterna a Unimore, prevedendone gli indirizzi, in virtù del protocollo a tre stipulato nel luglio 2021 con Aimag: un atto che avvia la rinascita del “Parco Eco-TEcnologico per il Recupero di MAteria ed energia dai Rifiuti” (appunto “Petermar” in sigla). O sarebeb meglio dire la nascita vera e propria, dal momento che il progetto nato nel 2010 non è ma decollato.

Il Petermar fu completato a inizio 2012, ma per i sismi di maggio fu temporaneamente occupato dai servizi pubblici diventati inagibili; solo nel 2019 si riprese il percorso interrotto ma una nuova emergenza, la pandemia, ha ulteriormente tardato i lavori per il parco fondato da Regione, Provincia, Unione, Aimag, Tred-Carpi srl e Ca.Re..

Spiega Riccardo Righi, assessore ad Ambiente e transizione ecologica: "Gli obiettivi sono di rafforzare la presenza sul territorio di spazi dedicati alla formazione, la divulgazione scientifica e lo sviluppo sostenibile, sostenendo la ricerca e la diffusione di nuove tecnologie e modi per produrre energia partendo dalle risorse del territorio, intensificando e promuovendo progettualità di respiro nazionale ed europeo".

"Oggi – prosegue Righi – si è concluso l’iter che porterà a nuova vita lo spazio. Resta da perfezionare, nelle prossime settimane, gli atti di concessione e da sottoscrivere il contratto attuativo, guardando al subentro delle attività dopo una manutenzione straordinaria già programmata: l’obbiettivo è inaugurare in autunno. Fondamentale è stato il contributo delle strutture tecniche dei diversi Enti e degli altri tre Comuni che nell’ultimo anno hanno collaborato assiduamente per definire e concretizzare questo importante progetto".

La struttura sarà a servizio del territorio e degli enti costituenti “il Consiglio del Parco”: fra le attività didattiche previste, visite d’istruzione, seminari, tirocini ed attività progettuali; poi interventi formativi per le secondarie di primo e secondo grado, interventi a carattere divulgativo rivolti a cittadini e studenti, master universitari di secondo livello inerenti la transizione energetica e le fonti rinnovabili, seminari e congressi scientifici del settore dell’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l’idrogeno verde e l’economia circolare.

Conclude Righi: "La politica deve svolgere un ruolo attivo nelle enormi sfide che il futuro ci pone davanti: dobbiamo accelerare la transizione ecologica e diventare protagonisti del cambiamento. Per farlo è necessaria la collaborazione di tutti, dal cittadino alle imprese, dagli Enti locali a quelli sovraordinati, condividendo le proprie esperienze e i propri strumenti per scrivere un nuovo capitolo che parli di sostenibilità e tutele dell'ambiente"

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