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Dall'area protetta del Secchia "spariscono" i corridoi per la Bretella Campogalliano-Sassuolo

La denuncia di Legambinete dopo la delibera con cui la Regione modifica l'ampliamento stabilito due settimane prima: "Si tuteli la fascia fluviale nella sua interezza. Serve maggiore trasparenza sulle reali motivazioni delle decisioni della Giunta regiona

Lo scorso novembre, la Regione Emilia Romagna ha deliberato (2 novembre) un ampliamento dell'area sottoposta a tutela naturalistica all'interno del sistema Rete Natura 2000 lungo la fascia fluviale del Secchia tra Modena e Campogalliano. Nel giro di appena venti giorni (22 novembre), tuttavia, la Giunta Bonaccini è tornata sui propri passi, rivedendo la mappa e togliendo due porzioni di territorio da quello sottoposto a tutela.

Seppure la Regione non abbia fornito motivazioni specifiche per questa scelta,  osservando la carta geografica (in foto sopra), le ragioni sono facilmente intuibili. I due "corridoi" sottratti alla tutela corrispondono infatti al passaggio del tracciato della Bretella Campogalliano-Sassuolo. Il corridoio più a nord per il tratto prossimo all'allacciamento con la A1/A22 e quello più a sud per lo svincolo in direzione Rubiera.

Legambiente Modena critica la decisione della Regione e spiega: "Si tratta di un’area protetta di lunga storia e di recente ampliamento. La scelta di ampliamento è stata compiuta a fronte di un importante intervento infrastrutturale e di manutenzione necessario ai fini della sicurezza idraulica del territorio, intervento che ha compromesso la qualità dell’ecosistema che si era sviluppato in corrispondenza della Cassa e che ha quindi richiesto una compensazione che si è concretizzata nell'allargamento del perimetro dell'area protetta a valle della Cassa."

"Ora il risultato è uno “spezzatino” privo di significato dal punto di vista naturalistico, quasi come se questi due brevi tratti del Secchia siano privi delle caratteristiche di interesse conservazionistico possedute invece dalle aree immediatamente confinanti a monte e a valle. Non ci sfugge - commenta Legambiente -  che le due aree coincidono con le intersezioni della futura Bretella Campogalliano-Sassuolo con il fiume. Si tratterebbe però di un vero e proprio insulto al territorio e al concetto stesso di salvaguardia di aree naturali se il motivo dell’esclusione di queste aree fosse, ad esempio, una richiesta da parte del soggetto costruttore per evitare di dover documentare l’impatto della nuova autostrada sull’ambiente fluviale.”

L'associazione conclude: “Chiediamo quindi alla Regione Emilia-Romagna di fare marcia indietro, annullando la seconda ingiustificata delibera e ripristinando il perimetro dell’area protetta senza immotivate interruzioni.”

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