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Nuove cave a San Cesario, costruito un argine intorno ai pozzi per evitare contaminazioni

I pozzi che alimentano gli acquedotti di San Cesario, Modena, Castelnuovo e Castelvetro sono al sicuro: l’argine di cava è stato spostato lungo il limite della parte vincolata

"L’area di tutela dei pozzi che alimentano gli acquedotti di San Cesario, Modena, Castelnuovo e Castelvetro è salva, non verrà toccata, neppure accidentalmente, dalle escavazioni. L’argine di cava è stato spostato lungo il limite della parte vincolata affinché lì non possa arrivare neppure un colpo di pala". A renderlo noto con soddisfazione è la consigliera comunale Sabina Piccinini della lista civica Nuovo San Cesario.

 Come noto, lo scorso luglio, il Comune di San Cesario ha autorizzato l’apertura di una cava, denominata “Barca 2014”, in parte rientrante nella fascia di tutela ristretta dei pozzi acquedottistici, dove una delibera di Giunta regionale vieta tassativamente l’apertura di cave. "Il nostro Gruppo ha quindi presentato una richiesta di sospensione dell’autorizzazione fino a quando l’area di tutela dei pozzi non fosse stata esclusa dalla superficie di cava. L’attività estrattiva, sebbene autorizzata, non è mai partita e proprio in questi giorni è stato realizzato un argine che “magicamente” segue la curva del limite della fascia ristretta dei pozzi (isocrona 60 giorni)". 

Piccinini commenta: "Davvero una bella soddisfazione per il nostro Gruppo che ha visto l’area di rispetto dei pozzi drasticamente esclusa dal perimetro di cantiere. Ci pare il minimo, visto che è stata fatta per proteggere la nostra acqua. E di fronte all’acqua l’interesse economico può solo abdicare. Un importante risultato che svuota di ogni significato il voto contrario espresso nell’ultimo Consiglio Comunale dalla maggioranza di centrosinistra che ha respinto la nostra richiesta di spostare la recinzione di cava per escludere l’area di tutela dei pozzi. Un voto che appare più che altro una ripicca, visto che, in sostanza, non cambia nulla: la parte tutelata è stata nettamente stralciata con la realizzazione dell’argine di cava e la recinzione dovrà comunque essere spostata, almeno dieci metri più lontana dai pozzi, in quanto posizionata in modo irregolare dai cavatori. Se la recinzione fosse rimasta lì dove l'avevano collocata, la parte di cava rientrante nella fascia di tutela dei pozzi sarebbe stata più ampia ancora".  

Il fatto era stato segnalato alla Polizia Municipale che è intervenuta nei confronti dei cavatori. Il Consiglio Comunale dove si è discussa la richiesta di spostare la recinzione di cava per escludere l’area di tutela dei pozzi si è tenuto il 30 ottobre, il verbale dei vigili è del 27 ottobre. "Perchè in Consiglio l’Amministrazione non ha detto nulla in merito ed ha votato contro alla nostra richiesta quando la recinzione comunque avrebbe dovuto essere spostata??? Eeehh.. alla Piccinini non bisogna mica dargli la soddisfazione di aver ragione...", chiosa l'attivista.

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