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Arresto alla Sacca, tra i 5stelle dubbi sulla versione del Comune

M5s: "Siamo certi che le cose siano andate così? Confidiamo nelle indagini ma è bene interrogarsi su quanto accaduto. Quando il dissenso manifestato in modo civile e pacifico diventa un problema per chi governa una città, allora tutti quanti devono porsi domande"

"Non possiamo entrare nel merito dei fatti, che non conosciamo nel dettaglio, verificatisi mercoledì mattina nel quartiere della Sacca. Ci saranno indagini e la vicenda avrà un prosieguo giudiziario su cui noi, come chiunque altro, non siamo legittimati ad entrare. Ma chiediamo di far luce su quanto accaduto, quello si perchè i residenti del quartiere Sacca oggi hanno fornito una versione diversa rispetto a quella resa nota dall'Amministrazione."

"Sono arrivate altre automobili della municipale, lo hanno preso di peso e trascinato a terra: mi sembra un intervento un po' eccessivo per una persona che stava distribuendo dei volantini. Poi capisco le forze dell'ordine che sono state mandate lì: resta il dubbio di chi le abbia mandate per un volantino, questo ci domandiamo qui alla Sacca. Ci sembra troppo accentrato il controllo continuo in questo quartiere. E' questo che hanno dichiarato i residenti. Premettiamo che, come sempre, condanniamo qualsiasi azione violenta, soprattutto se diretta contro persone che stanno lavorando. Ma ciò che ci preoccupa è il clima in cui questo episodio si è verificato" – affermano dal Movimento Cinque Stelle. 

"Se un semplice volantinaggio, azione normalissima e da sempre praticata da quando si è riaffermata la democrazia, porta ad un episodio come quello a cui abbiamo assistito e alle immagini che abbiamo visto sulla stampa, allora tutti quanti dobbiamo porci domande. Se la semplice esposizione in luoghi privati di innocui striscioni privi di qualsivoglia contenuto offensivo diventa un problema tale da indurre le Forze di Polizia ad intervenire per intimare ai cittadini di rimuoverli dalle proprie abitazioni, allora tutti quanti dobbiamo porci domande. Quando il dissenso manifestato in modo civile e pacifico diventa un problema per chi governa una città, allora tutti quanti devono porsi domande e pure preoccuparsi – continuano gli esponenti."

"Da mesi alla Sacca si è alzato un grido di civile protesta, che ha coinvolto l’intera Città andando ben oltre i confini del Quartiere, animato dall’idea di volere difendere il diritto a preservare livelli minimi di qualità della vita, il diritto a respirare aria pulita, il diritto a vivere in un luogo salubre, il diritto ad essere circondati dal verde e non dai Tir. Diritti che noi condividiamo perchè per primi riteniamo di prioritaria importanza la salvaguardia della salute dei nostri cittadini. Così come abbiamo potuto constatare di persona come da mesi quella protesta venga espressa con gesti civili e con una encomiabile partecipazione democratica ma come la stessa e le perplessità comprensibili dei residenti restino prive di ascolto e risposte."

"Si può pensare ciò che si vuole del merito di quella protesta, ma se chi amministra la nostra Città, che nelle classifiche sulla sicurezza viene posizionata tra gli ultimissimi posti, dovesse ritenere che i problemi stanno in un volantinaggio o nell’esposizione in luoghi privati di innocui striscioni, allora tutti quanti dobbiamo porci delle domande e, soprattutto, preoccuparci. Poche settimane fa il Consiglio Comunale ha deliberato la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, anche col nostro convinto voto favorevole, rimarcando la grande differenza del nostro tempo rispetto a quello in cui quella cittadinanza venne conferita: oggi sono valori imprescindibili e assoluti la libertà di pensiero, il diritto di critica, la libertà di esprimere (PERSINO con volantini o striscioni) il proprio dissenso, libertà di dissentire e criticare, che in Democrazia non solo deve essere assicurata, ma deve pure essere alimentata e aiutata. Il clima che si è creato in Città non è bello, non ci piace, ma soprattutto non è in linea con il senso del voto e della discussione che si è tenuta in Consiglio Comunale quando si è parlato di Democrazia e Diritti. Invitiamo tutti quanti, ma in primis chi governa la Città, ad una riflessione.Oggi più che mai, la Democrazia non può essere solo una parola, ma deve essere una prassi"

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