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Ristrutturazione villa Mirella Freni. Da Aseop una nuova struttura per l'accoglienza dei malati

La struttura sarà intitolata a Mirella Freni. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli: “Modena città all’avanguardia nelle cure oncologiche e solidale con le famiglie dei pazienti”

Questo nuovo progetto nasce dall’idea di creare un’offerta di alloggio e supporto concreto sia da un punto di vista psicologico, di cura e di collegamento con il mondo esterno ai pazienti che supportare le famiglie sia da un punto di vista economico che psicologico, così duramente provate dalla malattia del loro caro.

VIDEO | Una nuova struttura per l'accoglienza dei malati. Nasce la Villa Mirella Freni

 ASEOP si è quindi posta una nuova sfida: realizzare una nuova struttura di accoglienza presso Villa Corletto a Baggiovara che prevederà la realizzazione di unità abitative prevalentemente destinate ai periodi di dimissione tra diversi ricoveri oppure a dimissioni protette in attesa della risoluzione definitiva della patologia di quei pazienti che afferiscono ai diversi reparti del Policlinico di Modena, giovani e adulti, prevalentemente affetti da patologie tumorali del sangue e non.

La nuova struttura di accoglienza sarà così realizzata:

2022 il primo Stralcio corpo principale

Ristrutturazione corpo centrale Villa padronale e realizzazione di n. 6 stanze (12 posti letto) destinate all’accoglienza di pazienti oncologici e trapiantati e loro famiglie dotate zona notte, di angolo cottura, bagno ad utilizzo individuale. Verrà inoltre realizzata uno spazio giorno ad utilizzo collettivo in quanto, quando è possibile, gli ospiti potranno condividere del tempo insieme oltre che con i volontari ed il personale ASEOP al fine di incentivare l’aggregazione. Ristrutturazione dei locali sottostanti da adibire a ristorazione (es. cerimonie, pranzi o cene aziendali, ecc…) i cui proventi avranno lo scopo unico di sostenere il progetto di ospitalità oltre ad avere una valenza sociale in quanto nelle attività di conduzione saranno coinvolti volontari oltre ad ex pazienti che causa la lunga malattia hanno necessità di trovare una propria dimensione di vita.

2023 il secondo Stralcio e casa del Fattore

Ristrutturazione casa del custode e realizzazione n. 9 stanze (16 posti letto) destinate all’accoglienza di pazienti oncologici e trapiantati e loro famiglie dotate zona notte, di angolo cottura, bagno ad utilizzo individuale, appartamento del custode, Spazio giorno ad utilizzo collettivo, lavanderia.

2024 il terzo stralcio e Ristrutturazione delle stalle

Realizzazione di n. 10 stanze (20 posti letto) destinate all’accoglienza di pazienti oncologici e trapiantati e loro famiglie dotate zona notte, di angolo cottura, bagno ad utilizzo individuale. 4 Piano terra: Spazi collettivi destinati all’associazione ed agli ospiti.

A chi saranno  destinati gli alloggi?

Presso gli appartamenti potranno soggiornare i giovani pazienti con uno od entrambe i genitori ed i pazienti adulti con un accompagnatore in quanto si cercherà in tal modo di creare un ambiente famigliare ed accogliente che aiuti il paziente e la famiglia a trascorre nel modo migliore il lungo periodo di permanenza presso la nostra città.

Negli alloggi inoltre le famiglie avranno a disposizione oltre ad una stanza da letto anche un angolo cottura ed un bagno ad uso esclusivamente autonomo e ad uso individuale.

L’idea dell’autonomia assoluta di ogni alloggio da un punto di vista di servizi igienici è maturata in seno all’associazione dopo una valutazione inerente le ospitalità passate attuate in spazi in cui il bagno era ad uso collettivo e dopo aver riscontrato gli ottimi risultati in termini di protezione da infezioni delle persone in cura nelle modalità adottate nella realizzazione della Casa di Fausta nella quale ogni appartamento è dotato di bagno e cucina al fine di garantire la privacy delle persone ospitate preservandone lo stato di salute.

Gli spazi ad uso collettivo quali cucina, dispensa, soggiorno, spazi esterni saranno studiati per garantire comunque l’autonomia ed il rispetto degli spazi individuali degli ospiti senza trascurare l’importanza dell’aggregazione.

La struttura verrà inoltre dotata, come nel caso dei precedenti appartamenti già realizzati, da sistemi informatici in rete con l’ospedale.

La nuova casa di accoglienza avrà lo scopo di creare momenti di aggregazione, in spazi appositamente creati, dalla valenza sociale rivolti ai soci, ai volontari ed in particolar modo alle famiglie ed ai loro cari usciti dal tunnel della malattia. Uno spazio con finalità di aggregazione e nascita di nuove idee Lo spazio sarà destinato ad attività finalizzate alla realizzazione delle diverse forme di aggregazione sociale fruibili dalla generalità delle persone che afferiscono ad ASEOP. Parte della struttura si configura dunque come struttura polifunzionale, il cui scopo è quello di offrire alle persone un luogo in cui stare insieme, in cui proporre diverse attività, ed in cui trovare spazi da vivere all’insegna della socializzazione e della creatività. Oltre a ciò in tale struttura in base alle diverse attività che verranno organizzate che vanno dall’ospitalità all’organizzazione di eventi, orti didattici, ecc..potranno trovare un’occupazione diversi ragazzi usciti dal tunnel malattia oncoematologica. L’utilizzo della struttura di accoglienza da parte dei pazienti sarà a titolo totalmente gratuito, da qui nasce la necessità da parte dell’Associazione ASEOP di organizzare attività di autofinanziamento gestite dai volontari, come ad esempio la ristorazione, i cui proventi saranno utilizzati al mantenimento e sostegno della nuova Casa di Accoglienza. Le attività aggregative e di socializzazione saranno interamente rivolte ai pazienti ospiti presso la struttura e loro famiglie.

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