Attivo unitario dei sindacati metalmeccanici, ci si prepara allo sciopero nazionale
Stamattina vertice online tra Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil: braccia incrociate il 5 novembre per chiedere un nuovo contratto
Si è svolto stamattina l’Attivo unitario dei delegati di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil modenesi in vista dello sciopero di 4 ore giovedì 5 novembre per il rinnovo del contratto Federmeccanica-Assistal.
Si è trattato di una partecipata riunione a distanza, visto che l’Attivo si è tenuto sulla piattaforma Zoom con diverse centinaia di delegati sindacali collegati in video conferenza per discutere con Fim Fiom Uilm dello sciopero proclamato per il prossimo 5 novembre.
Le Rsu di oltre cento aziende, in rappresentanza di circa trentacinquemila lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, si sono confrontati dagli schermi di pc, tablet e smartphone per organizzare lo sciopero generale indetto a seguito della rottura del negoziato con Federmeccanica, lo scorso 7 ottobre, per il rinnovo del contratto nazionale. I tre segretari di Fim Fiom Uilm modenesi, Giorgio Uriti, Stefania Ferrari e Alberto Zanetti erano collegati dalla postazione in Cgil (in foto).
"Di fronte all’emergenza pandemica e alle sue conseguenze economiche si deve: mantenere il blocco dei licenziamenti, garantire a tutti gli ammortizzatori sociali, ridurre l’orario per redistribuire il lavoro, contrattare la staffetta generazionale e altri strumenti di tutela dell’occupazione, rilanciare l’innovazione tecnologica e ambientale con investimenti pubblici e privati", cita la piattaforma unitaria.
Per aumentare il reddito dei metalmeccanici e rilanciare l’economia nazionale i sindacati chiedono "l’incremento dell’8% dei minimi contrattuali, dell’indennità di trasferta e reperibilità, ma anche di aumentare a 250 euro annui i flexible benefit e di stendere la contrattazione aziendale e aumentare l’elemento perequativo a 700 euro".
Altro punto chiave, in questo periodo critico, è la questione della sicurezza, per la quale le tre sigle chiedono di "potenziare ed estendere l’esperienza dei protocolli e dei comitati aziendali Covid-19, di diffondere e rendere esigibili i break formativi e l’analisi dei mancati infortuni e delle malattie professionali e di rafforzare la prevenzione attraverso la formazione dei lavoratori, dei rappresentanti sindacali e dei preposti".
"Rafforzare il diritto di precedenza per gli assunti con contratti precari, ridurre la durata e indicare le percentuali massime di ricorso ai contratti precari, rafforzare il contratto di apprendistato, contrastare le forme di dumping contrattuale compresi i contratti pirata e garantire ai lavoratori degli appalti diritti e tutele a partire dai diritti sindacali e dall’applicazione della «clausola sociale»" sono invece le proposte sul fronte dell'occupazione, che nei prossimi mesi invernali sarà messa più ancora a dura prova che in primavera.