Contagi mai così alti, Ausl: "Referti dei tamponi in 24-48 ore entro settimana"
L'Azienda Sanitaria mete in campo alcuni correttivi: “Le difficoltà ci sono, ma lavoriamo senza sosta per risolverle”
La diffusione del virus è sostenuta, con risvolto negativo di nuovo sui numeri dei ricoverati (quasi +3%), ma nonostante più di 2.000 positivi al giorno la situazione, seppur complicata, appare più gestibile. È il trend dell'emergenza sanitaria in corso a Modena e provincia, secondo l'aggiornamento fornito oggi dal direttore generale dell'Ausl, Antonio Brambilla, e dalla direttrice sanitaria Silvana Borsari, responsabile della campagna vaccinale.
È quest'ultima, in particolare, a garantire un nuovo impegno sui referti dei tamponi, viste le tante segnalazioni di cittadini anche recenti su attese, anche nel territorio, oltre quanto previsto: sui tamponi molecolari, i cui laboratori sono stati fin qui molto stressati, si arriverà a un esito entro 24-48 ore nel giro di una settimana, promette Borsari
A seguito dell'altissimo numero di richieste di tamponi assestatesi nell’ultima settimana a più di 5-6000 al giorno (cui si aggiungono tutti quelli ospedalieri e delle farmacie, per un totale che ha raggiunto picchi anche di 13mila tamponi giornalieri), in accordo coi Direttori del Dipartimento di sanità pubblica e della Medicina di laboratorio si è deciso infatti di accelerare l’avvio delle linee di produzione dei tamponi antigenici già programmate nei giorni scorsi in virtù delle nuove disposizioni di legge - che equiparano l'esito dei tamponi antigenici e molecolari nel determinare l'inizio e la fine di quarantene e isolamenti - e di programmare per questa settimana tutte le richieste di tamponi non ancora prenotate (sia in uscita dalla quarantena che dall'isolamento e nei casi sintomatici con richiesta da medici e pediatri) come tamponi antigenici, in una quantità di circa 2000 al giorno.
“I professionisti negli ospedali, i tecnici informatici, gli URP, i tracciatori, i professionisti ai drive, ai punti vaccinali, agli ambulatori della Pediatria di Comunità: tutti stiamo lavorando senza sosta affinché tutti i percorsi previsti dalle nuove norme funzionino”, ha dichiarato il Direttore generale Ausl Antonio Brambilla, “anche questa volta voglio chiedere ai cittadini di avvicinarsi ai servizi Ausl con questa consapevolezza e in maniera collaborativa, in modo da poter risolvere, una dopo l’altra, tutte le criticità”.
Intanto anche l'apporto delle farmacie sta contribuendo a ridurre la pressione sugli hub e sui laboratori. Negli ultimi giorni , evidenzia Borsari, si è assistita ad una riduzione del 30% di accessi negli hub per i tamponi: si tratta di persone che si sono rivolte alle farmacie purr convocate (in automatico) dall'Ausl. L'apporto dato dai test rapidi si è tradotto negli ultimi giorni in una media di 1.000 positivi al giorno: in altre parole quasi la metà dei nuovi positivi emergono in farmacia.
L'andamento della pandemia in provincia
L'incidenza dell'infezione per 100.000 abitanti, intanto, segna 2.346 contagi giornalieri nel periodo dal 12 al 18 gennaio, secondo una tendenza alta ma appunto stabile. La percentuale di positività è al momento del 28-29%, anche se solo il 18,7% ha sintomi alla diagnosi e un altro 5,9% rappresenta le re-infezioni. Su quest'ultimo aspetto, puntualizza e ricorda l'immunologo Unimore Andrea Cossarizza: "Una persona vaccinata è protetta in modo clamoroso dalla malattia ma può infettarsi, lo abbiamo sempre visto ed è sempre successo. La terza dose è molto potente contro la malattia grave, mentre sull'infezione si comporta come può. E comunque gli anticorpi funzionano meglio oltre le alte vie respiratorie, oltre il naso, e quindi- rimarca Cossarizza- non ci si stupisce di tutto questo".
Mentre la vaccinazione prosegue con 1.478.313 dosi vaccinali totali somministrate in provincia, che rappresentano "una situazione molto buona", sugli over 50 Brambilla riconosce intanto che, nonostante l'accesso libero al vaccino, "non abbiamo ancora numeri soddisfacenti: si tratta di persone che non vogliono proprio vaccinarsi, evidentemente". Anche sulle dosi booster ci si aspettava di più, in particolare nella fascia dagli 85 anni in su, e in questo campo il direttore generale dell'Ausl gradirebbe un accorgimento sulla quarantena degli operatori sanitari, in scia al dibattito nazionale: "Se hanno fatto la terza dose, non dico che devono tornare subito nei reparti critici, ma in altri sì".
In ogni caso, anche in provincia il Covid ora circola di più nella fasce d'età 0-13 anni, anche se dai 14 ai 18 sembra ci sia un calo così come dai 19 ai 24. Si contano 79 classi in quarantena al 17 gennaio, per via della ripresa delle attività scolastiche che hanno rilanciato il virus. Oggi i ricoverati nel territorio risultano 335 (+9 rispetto a ieri, +2,8%) di cui 295 nei reparti Covid (+9, +3,1%), 18 in terapia sub-intensiva (-1, -5,3%) e 22 in terapia intensiva (+1, +4,8%); 99 dei 335 ricoverati, tuttavia, il 29,5%, è entrato in ospedale per cause diverse dal Covid ma poi ha riscontrato un tampone positivo (anche su quest'ultimo aspetto, Brambilla vorrebbe a sua volta rivedere i criteri). I vaccinati ricoverati per Covid hanno in media 74 anni, quelli non vaccinati 61. Restano ridotte le attività chirurgiche e specialistiche, che non sono state sospese, ma si garantiscono copertura delle urgenze e interventi oncologici.