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Autocertificazione per il pranzo di Natale, cosa scrivere e quando compilarla: il modulo

Il modello è lo stesso già presente sul sito del Ministero dell'Interno: occhio alle false dichiarazioni, si va sul penale. I dettagli

L'autocertificazione sarà necessaria anche il giorno di Natale? E nel caso in cui decidessimo di andare a pranzo da amici o parenti, cosa bisogna indicare tra le motivazioni per giustificare lo spostamento? Come abbiamo già spiegato in altri articoli, il decreto 18 dicembre n. 172, conosciuto anche come "decreto Natale”, consente, dal 24 dicembre al 6 gennaio, "lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". Ciò significa che, purché vengano rispettate le disposizioni di legge, per la maggior parte degli italiani il pranzo di Natale è salvo. Certo, non vedremo i banchetti a cui eravamo abituati, ma ci sarà comunque la possibilità di fare visita ad amici e parenti nei giorni clou delle feste.

E veniamo ai possibili dubbi. Quello più gettonato è il seguente: nell’autocertificazione andrà indicato solo il motivo dello spostamento o anche altro? In realtà nel modello di autodichiarazione disponibile sul sito del Viminale, non si dovrà indicare il nome e il cognome della persona che stiamo andando a trovare. Fabio Ciciliano, dirigente medico della polizia e segretario del Comitato Tecnico Scientifico, ha spiegato oggi al Corriere della Sera che “per motivi di privacy bisogna indicare dove e genericamente di chi si tratta”. Un modo per tutelare la privacy e allo stesso tempo garantire un minimo di socialità in un periodo comunque particolare come lo è quello di Natale. Nel modulo di autocertificazione sarà inoltre necessario indicare anche l’indirizzo da cui è iniziato lo spostamento e quello di destinazione. Ne consegue che risalire al nome e cognome della persona che ci ospita sarà piuttosto facile, ma d’altra parte se rispettiamo le disposizioni non abbiamo nulla da temere. Diverso il discorso per chi ha in mente un Natale in grande stile. E già perché in tanti stanno già pensando a come aggirare le norme contenute nel decreto.

Natale 2020: quando compilare l'autocertificazione

Intanto va chiarito un punto: il governo non ha imposto limiti al numero di persone da ospitare a casa, ma è chiaro che con l’Italia in zona rossa, la nostra presenza in giro dovrà essere giustificata. Ma, si chiede il “Corsera”, con la regole delle due persone non c’è il rischio che varie coppie si vedano poi nella stessa casa? “Tutte le norme — risponde Ciciliani - se male interpretate possono dare spazio a tentativi di aggiramento. Le forze dell’ordine stanno facendo l’impossibile per assicurare controlli accurati, anche grazie al coinvolgimento delle polizie locali. Ci troviamo di fronte a un’emergenza epocale, spero ancora nella grande responsabilità degli italiani che finora sono stati attenti a osservare le regole”. In teoria la legge non vieta neppure la possibilità di vedersi per il cenone di Natale o il Veglione di Capodanno. In questo caso a rendere le cose più complicate è che il coprifuoco scatta alle 22: l’unica soluzione per rispettare la legge e festeggiare il Capodanno, benché tra pochi intimi, è dunque quella di farsi ospitare e passare la notte fuori.

Il modulo di autocertificazione di dicembre 2020

Il decreto prevede che giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio 2021 si applichino le misure previste per le cosiddette "zone rosse", e dal 28 al 30 dicembre, nonché il 4 quelle delle zone arancioni. Va da sé che ci si potrà spostare tranquillamente per motivi di lavoro, salute o necessità, nonché per  tutti gli altri motivi ammessi dalle vigenti normative o da precedenti normative o ordinanze ancora in vigore.

Quando ci si sposta da un'abitazione privata all'altra, essendo questa una deroga presente nelle norme, andrà motivata come uno degli "altri motivi ammessi dalle vigenti normative" a meno che il Viminale non predisponga un altro modulo autocertificazione con spazio apposito. Oltre che per far visita ad amici e parenti, durante le feste - nonché il giorno di Natale - si potrà uscire di casa anche per andare a messa. A questo proposito la Cei ha raccomandato i fedeli che la chiesa “dovrà essere ragionevolmente individuata fra quelle più vicine”.

Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie), di essere "consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale" regolate dall'articolo 495 del Codice di procedura penale. E sì perché va ricordato che rilasciare false dichiarazioni può portare a conseguenze penali. Il modello di autodichiarazione valido per dicembre è disponibile sul sito del Viminale: in sostanza è lo stesso modello che abbiamo imparato a conoscere dall’inizio della seconda ondata. Non c’è dunque un modello ad hoc per le vacanze di Natale. Va tuttavia sottolineato che l'autodichiarazione è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.

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