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Automedica nella Bassa, l'Ausl vuole attrarre nuovi professionisti dell’emergenza

"Non corretto il parallelismo con i costi dell’elisoccorso": l’impegno dell’Azienda USL per rendere "sostenibile il servizio, con al centro sempre la sicurezza dei cittadini"

"L’avvio dell’automedica, per il turno diurno (8-20), sul territorio del Distretto di Mirandola nulla ha a che fare con i costi dell’elisoccorso". Lo spiega direttamente l'Azienda Usl di Modena, alle prese con la riorganizzazione del servizio 118.

"L'elisoccorso è da considerare un mezzo integrativo, e non sostitutivo, dei mezzi del soccorso su gomma, automedica o auto infermieristica, in una logica di sistema che è grado di assicurare un intervento tempestivo e professionale. I dati di attività relativi al servizio di auto infermieristica mostrano che non vi è stato un ricorso all’elisoccorso aggiuntivo maggiore rispetto al 2019, anno non influenzato dal covid, e che gli esiti in termini di performance sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli dei mesi precedenti. Il ricorso all’elisoccorso, determinato dalla Centrale 118 Emilia Est, è legato invece a numerosi fattori come la valutazione sul paziente e il luogo più appropriato verso cui trasportarlo".

Una precisazione che vuole sgombrare il campo da polemiche e fraintendimenti che potrebbero generare equivoci sul delicato tema dell’emergenza-urgenza nella popolazione. L'abolizione dell'automedica notturna aveva infatti destato preoccupazioni nella Bassa. Un tema molto dibattuto anche quello legato al Carpi, dove l'automedica è del tutto assente.

"La rimodulazione del servizio, è legata all’investimento costantemente messo in atto, in termini di energie e non solo di risorse economiche, per il reperimento e il mantenimento del personale medico: in questa logica la progettualità relativa all’automedica è anche legata alla valorizzazione delle professionalità mediche presenti, con l’obiettivo di rendere sempre più attrattiva per nuovi professionisti la possibilità di lavorare e rimanere sul territorio dell’Area Nord, così come in altre zone della provincia", aggiungel'Ausl.

"Si ricorda infatti l’impegno dell’AUSL in questa direzione, con l’attivazione di tutti i canali possibili, tra cui la stipula della convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena per l’impiego di medici in formazione specialistica, oltre ovviamente alla pubblicazione costante di bandi di selezione di tutte le tipologie contrattuali attualmente previste dal mercato del lavoro. Grazie a questa attività, volta al reperimento di tutte le figure dell’emergenza-urgenza, sono stati recentemente assunti 6 autisti soccorritori dedicati a Pronto Soccorso e 118 sul territorio di Mirandola, con uno specifico progetto che la rende capofila nell’individuazione di percorsi per l’utilizzo ottimale di questa importante risorsa. Si ritiene importante sottolineare che, in tutto il Paese - indipendentemente dalla collocazione geografica- permane lo stato di grande difficoltà dei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza provinciali, una situazione, per ciò che riguarda il nostro territorio, che vede una reale e concreta possibilità di nuovi cali nell’organico".

"L’auto infermieristica, attivata nell’ambito della riorganizzazione dello scorso dicembre, continuerà a coprire il turno notturno: un’attività altrettanto preziosa, in quanto prevede l’impiego di infermieri specializzati nell’emergenza-urgenza in grado di intervenire e stabilizzare il paziente, trasferendolo nella struttura ospedaliera più appropriata secondo i più recenti protocolli regionali e nazionali che regolano l’intervento del 118 sul posto. Infine, a supporto del Pronto Soccorso, nella fascia oraria serale/notturna (20-8), è stato integrato un nuovo ambulatorio di continuità assistenziale negli spazi ambulatoriali del PS. Uno dei due medici di guardia medica, presenti sul territorio, grazie al supporto infermieristico messo a disposizione dal PS, gestisce, su invio del triage, i numerosi casi a minore gravità".

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