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Prende il via la Summer School sull’Unione europea con trenta neolaureati

La settima edizione inaugurata giovedì 1 settembre in San Carlo. Marco Gestri: “Dal conflitto alla crisi energetica, il ruolo dell’Europa per le generazioni future”

Cerimonia di inaugurazione, nella mattinata di giovedì 1 settembre, per la settima edizione della Summer School Renzo Imbeni, la scuola di alta formazione sull’Unione europea, alla quale partecipano trenta allievi neolaureati, dedicata quest’anno a “Un’Unione politica, un mondo nuovo. Un’Europa che protegge e innova”.

Nel presentare il corso, il direttore scientifico della Scuola Marco Gestri ha sottolineato che, nell’Anno europeo dei giovani, la Summer School “approfondirà le questioni che maggiormente interessano le generazioni future, prima tra tutte la pace”. La guerra, che è tornata nel cuore dell’Europa con l’invasione dell’Ucraina, “è inevitabilmente al centro del programma che affronterà non solo la risposta dell’Unione europea attraverso lo strumento delle sanzioni, ma anche aspetti come la crisi energetica e alimentare, e le ripercussioni che il conflitto ha avuto rispetto alla nascita di una più decisa politica estera e di difesa dell’Unione. Ma nelle diverse sessioni – ha proseguito Gestri – affronteremo anche altri temi legati ai diritti dei giovani in particolare per quanto riguarda la protezione dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico e l’impatto sulle nostre comunità della strategia Next Generation EU e del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Promossa dal Comune di Modena, in partnership con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la Fondazione Collegio San Carlo e con il sostegno della Fondazione di Modena, la Summer School si è aperta con il saluto istituzionale del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, del rettore di UniMoRe Carlo Adolfo Porro, del presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli. A sottolineare il ruolo delle istituzioni europee sono intervenuti Massimo Gaudina, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea e Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia. La cerimonia di inaugurazione, presieduta da Giuliano Albarani, presidente della Fondazione Collegio San Carlo, si è conclusa con il saluto del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e con l’intervento di Valentina Imbeni, figlia di Renzo Imbeni, vice presidente del Parlamento europeo per dieci anni, tra il 1994 e il 2004, al quale è intitolata la scuola.

La Summer School proseguirà fino a martedì 6 settembre, con una dozzina di appuntamenti aperti al pubblico e oltre 40 relatori. Gli incontri si svolgono nella sede della Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5 a Modena.

Tra i trenta allievi selezionati per il corso, due avranno l’opportunità di un tirocinio di sei mesi al Parlamento europeo di Bruxelles, con una borsa di studio da 5 mila euro.

All’iniziativa collaborano l’Istituto Affari Internazionali, il Consiglio italiano del Movimento europeo, il Centro Studi sul Federalismo, il Centro Europe Direct Modena, i dipartimenti di Unimore di Economia, di Studi linguistici e culturali, di Giurisprudenza e il Centro documentazione e ricerche sull’Unione europea. Anche per questa edizione è stato ottenuto l'alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Regione Emilia-Romagna e del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Il programma

La guerra in Ucraina, con un approfondimento sugli effetti delle sanzioni alla Russia e sul ruolo dell’Unione europea nel contesto globale è il tema della seconda giornata della Summer School Renzo Imbeni, venerdì 2 settembre, dalle 9, nella sala conferenze della Fondazione Collegio San Carlo.

Sono tre le sessioni in programma nel corso della giornata, tutte aperte al pubblico, che vedranno protagonisti nella mattina Nona Mikhelidze, ricercatrice senior all’Istituto Affari Istituzionali, esperta di politica europea di vicinato, risoluzione dei conflitti nel Caucaso e nel Mar Nero, politica estera russa post-sovietica; Fernando Gentilini, diplomatico di carriera con un’esperienza trentennale in gestione di crisi internazionali, affari europei e multilaterali; Marina Sereni, vice ministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Presiede la sessione Carmelo Elio Tavilla, direttore del dipartimento di Giurisprudenza di UniMoRe.

A concludere la mattinata, alle 12, la lezione di Rita Medici Imbeni, vedova di Renzo Imbeni, storica della filosofia che parlerà della guerra e della pace nella storia umana.

Nella sessione pomeridiana, dalle 15 alle 18, sarà analizzato l’impatto effettivo delle sanzioni imposte alla Russia grazie agli interventi di Antonino Alì, docente di Diritto internazionale all’Università di Trento dove è titolare del corso di Diritto della sicurezza internazionale e dell’Unione europea e del corso di Sanzioni dell’Unione europea e tutela giurisdizionale; Francesco Giumelli, professore associato di Relazioni internazionali all’Università di Groeningen, esperto di sanzioni imposte dall’Onu e dall’Unione europea; Stefano Silingardi, PhD in “International law and economics” alla Bocconi e ricercatore in Diritto internazionale alla Statale di Milano, è autore di una monografia dedicata a “Le sanzioni unilaterali e le sanzioni con applicazione extraterritoriale nel diritto internazionale”. La sessione è presieduta da Marco Gestri, direttore scientifico della Summer School Renzo Imbeni, docente di Diritto internazionale e dell’Unione europea di UniMoRe.

L’edizione 2022, la settima, della Summer School Renzo Imbeni, è intitolata “Un’Unione politica, un mondo nuovo. Un’Europa che protegge e innova”. Il corso di formazione avanzata sull’Unione europea, aperto a una “classe” di trenta neolaureati, è promosso dal Comune di Modena, in partnership con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la Fondazione Collegio San Carlo e con il sostegno della Fondazione di Modena.

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