Quadruplicare il fatturato e assumere in tempo di Covid. My Benefit dal wellness ai Dpi
Passare da una produzione di prodotti per il benessere psicofisico alla realizzazione di una vasta gamma di dispositivi di protezione. La My Benefit, azienda modenese aumenta il fatturato e assume in tempo di Covid
Quadruplicare il fatturato, integrando alla loro produzione wellness con quella completa di protezione Dpi e allo stesso tempo riuscire ad assumere nuovo personale.
E' quanto è successo a MyBenefit, un'impresa di Modena che da sempre si occupa di prodotti per la salute e il benessere e che, da marzo, ha deciso di adattarsi alle nuove esigenze del mercato per offrire dispositivi protettivi (mascherine, saturimetri, test rapidi, termometri e gel), coinvolgendo tutto il personale e tutti gli spazi che ha dovuto rimodulare per le nuove forniture
Mybenefit, l'azienda modenese modifica la produzione in Dpi e assume personale, le interviste
Certificazione Inail
My Benefit è stata la prima azienda in Italia ad ottenere la certificazione dell’Inail per importare e distribuire non solo i dispositivi di protezione individuale contro il contagio di Covid-19 ma anche i saturimetri, per misurare il livello di ossigenazione del sangue, fornendo farmacie, ospedali e Asl, ospedali, ma anche grossi clienti nazionali e multinazionali
Grazie al duro lavoro di “shift” che ha deciso intraprendere, MyBenefit è riuscita a ottenere un risultato esemplare, quadruplicando il fatturato. Una scelta intrapresa non appena è iniziata l’emergenza e che ha introdotto l’azienda in tutte quelle realtà che ancora continuano a chiedere le forniture.
Un’attività quella di My Benefit che non si è mai interrotta anche quando ha iniziato a soffrite durante il lockdown in cui erano crollate le richieste. Da qui l’intuizione di Rino Bertrand, fondatore e amministratore delegato che ha studiato il nuovo scenario ed ha seguito l'iter burocratico per la modifica della linea produttiva.
“Ho curato ogni singolo dettaglio – afferma Rino Bertrand- anche il più banale, per non rischiare di sottovalutare nulla. Ho formato persone e ho rimodulato gli spazi che ho ricavato dal magazzino per poter depositare le mascherine, i termometri a infrarossi, i saturimetri e i gel igienizzanti. La risposta di tutto il mio personale è stata molto gratificante, perchè ha colto questa sfida in modo entusiasta, adattandosi a una nuova gestione degli spazi e del tempo finora non praticata”.