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“Bike to work”, un sondaggio per i nuovi percorsi ciclabili di Modena

Questionario online e sulle piste di via Emilia est, viale Montecuccoli, via Martin Luther King e la Diagonale: dai primi dati sono un incentivo ad abbandonare l’auto

Il 27,4 per cento ha abbandonato l’auto privata grazie alle nuove piste ciclabili, l’83 per cento le percorre in bicicletta, l’11 a piedi e il 6 per cento in monopattino e, in generale, chi le utilizza le ritiene sicure e ben collegate con il resto della rete ciclabile. Nel 58 per cento dei casi il motivo dell’utilizzo della pista è il trasferimento casa-lavoro, mentre per il 16 per cento lo spostamento casa-scuola.

È l’immagine che esce dai primi dati raccolti nel corso del monitoraggio in corso di realizzazione a cura di Arpae Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto Bike to work avviato nel 2000 e promosso dal Comune di Modena insieme ad altri soggetti del territorio con un cofinanziamento statale. Il sondaggio, avviato a inizio maggio e che proseguirà nelle prossime settimane, viene svolto attraverso interviste anonime di massimo tre minuti negli orari di punta in quattro piste ciclabili di recente realizzazione (via Emilia est, viale Montecuccoli, via Martin Luther King e la Diagonale) o, in alternativa, mediante la compilazione online del questionario.

Obiettivo del monitoraggio, che prevede anche il conteggio degli utilizzatori delle piste, è raccogliere informazioni sull’utilizzo e sul gradimento dei percorsi ciclabili oggetto di intervista, anche con l’obiettivo di orientare le future scelte di pianificazione della mobilità dolce.

Percorsi interessati

I percorsi interessati, in particolare, sono le piste ciclabili di via Emilia est (nel tratto compreso tra via San Giovanni Bosco e via del Pozzo), di viale Montecuccoli (nel tratto compreso tra via Paolucci e viale Monte Kosica), di via Martin Luther King (nel tratto compreso tra strada Nonantolana e via Dalla Costa) e la Diagonale (nel tratto compreso tra la rotatoria Paolucci-Breda e via Nobili). Gli operatori addetti alla raccolta delle interviste sono riconoscibili grazie a una vela che riporta il logo del progetto e una cargobike (bici con cassone anch'essa personalizzata con logo), che contiene coprisella in omaggio per chi partecipa al sondaggio. È inoltre prevista la distribuzione di cartoline con il link e il QRcode per accedere alla pagina del questionario online.

In particolare, lunedì 23 maggio dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19, ma anche in alcuni momenti delle giornate di mercoledì 25, giovedì 26 e lunedì 30 maggio, gli operatori presidieranno il percorso ciclabile di viale Montecuccoli e nelle settimane seguenti, gli intervistatori saranno nuovamente su via Emilia est e sulla Diagonale.

Tra i quesiti proposti, anche con quale frequenza settimanale si utilizza la pista ciclabile, per quanti mesi all’anno, cosa ha spinto a utilizzare la pista ciclabile (la realizzazione del percorso, il buono mobilità del progetto Bike to work o altro), qual è il livello di gradimento per la pista realizzata in termini di sicurezza, collegamento alla rete ciclabile cittadina, chiarezza della segnaletica e adeguatezza dell’illuminazione.

Il progetto “Bike to work”

L’iniziativa rientra nel progetto “Bike to work”, che vede il Comune di Modena capofila e diversi partner coinvolti: Ausl, Arpae Emilia-Romagna, Csef dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Euromobility, associazione Rete Italiana Città Sane Oms, Fiab Modena, WeCity srl, Seta spa, Aess. Obiettivo del Bike to work è la promozione di modalità di trasporto non solo orientate alla salvaguardia dell’ambiente ma anche al miglioramento della salute, della sicurezza e del benessere della popolazione, oltre che allo sviluppo economico del territorio comunale. Al progetto è stato assegnato dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio un contributo pari a 608 mila euro, nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, a fronte di un investimento da parte dell’Amministrazione comunale in attività di progettazione e in infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione (percorsi ciclabili, depositi protetti) pari a 2 milioni 267 mila euro. Altri 289 mila euro arrivano invece dagli altri partner pubblici e privati.

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