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Un'estate non facile per Avis, ma il fabbisogno di sangue è sempre stato rispettato

Il bilancio dei mesi estivi per l'associazione provinciale non è del tutto positivo, ma nel complesso il sistema di raccolta ha tenuto, seppur il flessione rispetto allo scorso anno (che era stato da record)

Avis Modena ha superato il cosiddetto “trittico tremendo”,ovvero i mesi di giugno, luglio e agosto che tradizionalmente sollevano qualche apprensione per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e piastrine.

Le paure relative ad un calo del flusso di donazioni - dovuto principalmente a covid e temperature elevate - si sono in parte rivelate giustificate: nel trimestre di riferimento Avis ha raccolto in provincia 7.931 unità di sangue contro le 8.293 del 2021 con una flessione di 362 unità (– 4,37%). In lieve aumento invece le donazioni di plasma e piastrine che hanno toccato quota 5.098 contro le 4.989 del 2021 (+ 109 pari al 2,18%).

In totale le donazioni sono state 13.029 contro le 13.282 del 2021 (- 253 pari all’ 1,9%).

"Questo andamento modestamente negativo non ha però impattato in maniera significativa sulla copertura dei fabbisogni delle strutture sanitarie della nostra provincia, alle quali è stato puntualmente garantito il sangue necessario alla copertura delle loro necessità, complice anche una piccola flessione delle richieste. E’ poi stato possibile mettere a disposizione del Centro Regionale Sangue 1.097 unità di globuli rossi da inviare nelle zone carenti", spiega Avis.

Un po’ di criticità si sono evidenziate solo nella settimana successiva a quella di ferragosto, nel corso della quale è stato necessario sollecitare i donatori a recarsi a donare; grazie alla loro collaborazione e all’impegno dei volontari delle varie sedi che hanno magistralmente gestito le chiamate, la situazione si è rapidamente normalizzata.

L'associazione spiega: "Nonostante le previste difficoltà, avremmo preferito trovare dati più confortanti nel numero dei prelievi anche se le donatrici e i donatori sono stati fantastici nel garantire la loro disponibilità non appena possibile. Va poi segnalato come, dall’inizio dell’anno, la flessione del totale dei prelievi sia stata di 1.473 unità (– 3,81% rispetto allo scorso anno) a dimostrazione di come non si possa mai abbassare la guardia. Solo mettendo l’appuntamento con la donazione al primo posto in agenda sarà possibile mantenere alto il numero dei prelievi così da far fronte agli impegni presi. Confidiamo ora in un un autunno meno “caldo”. Per questo non possiamo non raccomandare a tutti i nostri donatori di rispondere puntualmente agli inviti a donare da parte delle varie sedi, garantendo il sangue ed i suoi componenti che sono sempre più fondamentali per gli ammalati".

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