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Un anno di attività Ordine Avvocati di Modena, presentato il primo bilancio sociale

Il presidente Dondi: “Chi ci definisce azzeccagarbugli non conosce l’importanza e la delicatezza del lavoro svolto dagli avvocati. Senza di noi viene a mancare uno dei pilastri che assicura l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla Legge”

Bilancio Sociale dell’Ordine degli Avvocati di Modena: poco più di 50 pagine dense di informazioni che restituiscono un’immagine dell’attività svolta decisamente differente da quella che molti immaginano. Accanto alle attività istituzionali emerge infatti un intenso lavoro che evidenzia le attività professionali e di servizio che l’Ente svolge a favore del singolo cittadino e, più in generale a sostegno della comunità. Gli esempi sono davvero molti anche se spesso poco noti.

Si va dal supporto, formativo ed economico, per la informatizzazione del processo civile che ha portato Modena ad essere un riferimento virtuoso a livello nazionale, alla gestione dello sportello del cittadino – una sorta di bussola per orientarsi all’interno della macchina della giustizia – all’azione di mediazione che in diversi casi consente di ridurre tempi e costi attraverso procedure stragiudiziali.

“Si tratta di attività che appartengono al lavoro quotidiano dell’Ordine, ma che spesso non sono sufficientemente conosciute; anche per questo abbiamo deciso di realizzare – primi in Emilia-Romagna secondi in Italia dopo Milano – il Bilancio Sociale. Un documento accessibile a tutti, redatto con l’aiuto del Dipartimento di Economia Marco Biagi dell’Università degli Studi di Modena, che misura le ricadute positive sulla società derivanti dal nostro lavoro. L’esercizio della professione forense è indubbiamente cambiato e, noi per primi, a volte non siamo riusciti a indirizzare nella giusta direzione i mutamenti e a farli conoscere adeguatamente. Oggi però un sano e costruttivo orgoglio professionale, lontanissimo da posizioni corporative, e una presenza sempre più marcata di giovani preparati, ci spingono a ricordare quanto sia importante per la convivenza civile l’amministrazione della giustizia e a guardare al futuro rafforzando il ruolo dell’Ordine di interlocutore qualificato non solo nei confronti degli addetti ai lavori” evidenzia il presidente Daniela Dondi, tra i più convinti sostenitori del rinnovamento, dell’apertura verso l’esterno e dell’aumento dello spazio dato ai giovani avvocati all’interno dell’Ordine.

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