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Dal biologico al turismo verde: il Biodistretto Valli del Panaro

Allestire un primo Punto vendita del Biodistretto per acquistare i prodotti bio del territorio, realizzare un mercato mensile del biologico e pensare percorsi turistici eno-gastronomici e naturalistici. Questi alcuni degli obiettivi del Biodistretto Valli del Panaro

Si è tenuta a Vignola l’Assemblea costitutiva del Biodistretto Valli del Panaro che raggruppa operatori agroalimentari e turistici, associazioni no-profit che si occupano di tutela dei consumatori, del territorio, dell’ambiente, della biodiversità e singoli cittadini informati. L’ambito del Biodistretto è quello della valle del Panaro (dalle fonti del fiume fino alla pianura) e dei suoi affluenti e comprende 22 Comuni: Fanano, Sestola, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo, Serramazzoni, Maranello, Castelvetro di Modena, Castelnuovo Rangone, Montese, Zocca, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Castelfranco Emilia e Modena. Da un punto di vista giuridico il Biodistretto Valli del Panaro è un’associazione di promozione sociale che ha come obiettivo primario la promozione dei principi e delle pratiche dell’agricoltura biologica, ma che, più in generale, intende sostenere modalità di produzione, di consumo e di socialità rispettose dell’ambiente, facendone una ricchezza del territorio.

Tra i promotori e soci fondatori del Biodistretto ci sono l’associazione di produttori e raccoglitori Prora, Slow Food Vignola e Valli del Panaro, Presidio paesistico partecipativo del Contratto di Fiume del medio Panaro, Aiab Emilia-Romagna, I Vinaccioli, SìBiol, Amici dei Parchi di Monteveglio e dell’Emilia e Gas c’è, il Gruppo di acquisto solidale di Castelfranco Emilia. L’associazione ha sede legale a Vignola. Nel corso dell’Assemblea costitutiva si sono presentati una sessantina di soci fondatori, tra quelli in presenza e quelli in video-collegamento, a dimostrare la tempra resiliente del nostro territorio e la volontà di reagire con proposte concrete al duro periodo imposto dalla pandemia. Inoltre, sono stati nominati i 13 componenti del Direttivo, 6 donne e 7 uomini in rappresentanza di associazioni di promozione sociale ed imprenditori, che avranno il compito di declinare nella pratica i progetti più immediati.

Finalità e obiettivi

Tra i primi obiettivi dell’associazione ci sono l’allestimento di un primo Punto vendita del Biodistretto, nel quale acquistare i prodotti bio del territorio, e di un mercato mensile del biologico; la realizzazione di percorsi turistici eno-gastronomici e naturalistici nell’area del Biodistretto; l’implementazione di attività di e-commerce e la formazione e sensibilizzazione dei giovani alle tematiche green in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio.  

In Italia esistono già quasi 40 Biodistretti, ma non c’è ancora una normativa nazionale che ne disciplini la formazione e l’attività: un progetto di legge è fermo in Parlamento dal 2017, mentre alcune Regioni hanno adottato discipline locali. Eppure si tratta di realtà capaci di intercettare i nuovi bisogni salutistici e di socialità green esplosi con la pandemia.

Per ulteriori informazioni o iscrizioni: biodistretto.panaro@gmail.com

L’associazione

"Siamo un gruppo di consiglieri che esprime grande pluralità di percorsi, con un filo comune: l'amore per il territorio".

L’associazione comprende Bergonzini Laura,  manager del fashion con attitudine a costruire nuove strade; Biancani Maura, fondatrice e coordinatrice di un Gruppo di Acquisto Solidale; Franzoni Maria Lina, imprenditrice appassionata di biologico; Gozzoli Silvia, esperta in comunicazione e marketing con indole all'enogastronomia; Lo Fiego Antonio, agronomo esperto di sementi;Montanari Michele, imprenditore d'uve e mosto cotto; Negroni Giampiero, produttore bio e custode di varietà antiche; Odorici Fabrizio, fisico per l'ambiente sano; Poggioli Graziano, contadino ed architetto bio; Poppi Claudia, consulente in sostenibilità e agricoltore bio; Rocchi Maurizio, esperto in finanza e relazioni pubbliche; Serri Luca, informatico e pastore di api biologiche; Servi Viola, imprenditrice dell'ape.

 “E’ una bella novità per il nostro territorio. – Afferma Emilia Muratori, sindaca di Vignola-  Il Biodistretto avrà un ruolo importante per la promozione dei principi e delle pratiche dell’agroalimentare biologico, di una filiera corta che dialoga direttamente con il consumatore, di un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Crediamo che la creazione del Biodistretto avrà un peso anche nella promozione turistica del nostro territorio, attraverso percorsi esperienziali a diretto contatto con i produttori, con le bellezze paesaggistiche e monumentali e le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche che la zona delle Valli del Panaro e dei suoi affluenti vantano a livello non solo nazionale, ma anche internazionale”.

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