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Torna l'emergenza smog in pianura padana, blocco per diesel Euro 4

Da martedì 10 dicembre e fino a giovedì 12 compreso scattano le misure straordinarie di blocco del traffico. Vietato utilizzare riscaldamento a biomasse e diminuzione delle temperature

Sono in vigore da domani, martedì 10 dicembre, e per i prossimi tre giorni le misure emergenziali previste dal Pair 2020 della Regione Emilia-Romagna a causa del superamento, per quattro giorni consecutivi, del valore limite giornaliero delle polveri sottili PM10 nella provincia di Modena. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso lunedì 9 dicembre da Arpae che indica l’allerta, e quindi l’applicazione delle misure emergenziali, per tutte le province della regione. Le misure resteranno in vigore almeno fino a giovedì 12 dicembre compreso, prossimo giorno di controllo.

Di fatto da venerdì scorso in poi tutte le centraline della regione hanno fatto registrare una crescita costante delle polveri sottili, non più "abbattute" dalle piogge costanti del mese scorso.

Con le misure emergenziali, ai limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti, già previsti dalla manovra antinquinamento ordinaria si aggiunge il divieto di circolazione anche per i veicoli diesel Euro 4 in tutta l’area cittadina compresa all’interno delle tangenziali. Il divieto di circolazione per i diesel Euro 4 era già previsto anche negli scorsi anni in caso di attivazione delle misure di emergenza.

Previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici; il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale; vietato anche utilizzare riscaldamento a biomasse (legna, cippato) nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibile.

Attivo anche il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

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