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Coronavirus. Salgono a 19 i contagi in regione, ma non ci sono nuovi focolai

Rispetto all'ultimo bollettino, si contano altri due casi piacentini, tutti riconducibili al fofoclaio lodigiano. Intanto la Sanità regionale è alle prese con le scorte di materiale come tute e mascherine

Sale ancora, a 19, il numero dei pazienti positivi al coronavirus in Emilia-Romagna. Ad aggiornare il bollettino è l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, durante una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio in viale Aldo Moro. Sono risultati positivi altri due pazienti di Piacenza, di cui uno è un operatore sanitario che è venuto in contatto con un ricoverato proveniente dalla Lombardia. Restano invece due i casi di Parma (un residente in Emilia-Romagna che era andato nel lodigiano a ballare e una donna che assisteva la madre ammalata a Codogno) e uno quello di Modena, un lavoratore carpigiano dell'edilizia che era andato qualche settimana per lavoro nel lodigiano. In ogni caso tutti i casi di coronavirus in Emilia-Romagna sono legati al focolaio lombardo.

"Per fortuna non abbiamo nessun nuovo contagio di cui non ci spieghiamo la provenienza", dice Venturi. "Questo se continua è molto positivo". In Emilia-Romagna, sottolinea l'assessore, "non ci deve essere allarme percè' tutte le misure possibili le abbiamo messi in campo".

Nella giornata di oggi si sono avuti nuovi ricoveri e tanti pazienti sottoposti a tampone, anche a Modena, ma al momento non sono state comunicate nuove positività. Le analisi di laboratorio richiedono ovviamente un certo periodo di tempo, motivo per cui la situazione è in continua evoluzione e i numeri sono stati finora comunicati tre volte al giorno dalla Regione, mentre ogni singola Azienda Usl mantiene il riserbo.

Aziende sanitarie che ora sono alle prese anche con la gestione del materiale specifico. L'annuncio di Venturi arrivato in conferenza stampa parla dell'acquisto di un milione di mascherine chirurgiche per rifornire ospedali e ambulatori medici alle prese con l'emergenza coronavirus. Dalla prossima settimana, poi, ce ne saranno a disposizione altre 500.000 ogni settimana.

"Questo- spiega l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi- lo abbiamo fatto da soli, ci auguriamo però che il dipartimento di Protezione civile nazionale ci rifornisca anche di presidi più importanti", cioè le tute anti-comunicazione. "Non ce le facciano mancare perchè ne abbiamo per 10-15 giorni", sottolinea ancora Venturi durante l'incontro con la stampa.

L'Emilia-Romagna inoltre  'brucia' tamponi alla ricerca di casi di coronavirus con ritmo impportante: solo l'ospedale di Piacenza ne ha eseguiti 400 in qualche giorno. Per rispondere a questa mole di lavoro la Regione ha deciso di attivare un terzo laboratorio regionale, quello di Pievesistina a Cesena. Come ha annunciato oggi l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi il laboratorio sarà operativo tra mercoledì e giovedì. "Abbiamo anche triplicato la dotazione di tecnologia di quello del Sant'Orsola a Bologna e raddoppiato quello di Parma. Così- dice Venturi- dovremmo essere in grado di rispondere in tempo quasi reale a tutti i tamponi che ci arrivano dalla regione".

(fonte DIRE)

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