Pandemia, Brambilla: "Anche l'assistenza sanitaria diventi più smart"
Il Dg dell'Ausl invoca ancora prudenza e invita ad una riflessione sui cambiamenti radicali apportati da questa pandemia. Accordo con i Carabinieri per comunicare agli anziani isolati la possibilità del vaccino
I numeri dell'emergenza Covid continuano a migliorare ma bisogna fare tesoro di tutta questa esperienza, per non tornare 'semplicemente' alla vita di prima. È l'appello oggi del direttore generale dell'Ausl di Modena, Antonio Brambilla, di fronte al "progressivo calo" in atto anche in provincia e in regione, mentre a livello nazionale si infiammano i dibattiti sull'uso della mascherina all'aperto o sul prolungamento dello stato di emergenza. "Credo che tutta questa esperienza- sprona Brambilla in videoconferenza oggi- debba farci riflettere su un cambiamento del nostro stile di vita, anche perché, senza essere catastrofisti, potremmo attenderci altre pandemie nei prossimi anni. Tra distanziamento e mascherine, quest'anno non abbiamo visto l'influenza, praticamente, e questo significa che questo tipo di comportamenti riduce la circolazione virale. A maggior ragione, quindi, possiamo continuare a ragionare di smart working, spazi di lavoro più ampi, strutture sanitarie progettate in modo diverso".
Sulle mascherine all'aperto, cui il Governo starebbe pensando di dire addio dal 15 luglio, osserva il direttore generale dell'Ausl: "Ci atteniamo strettamente alle indicazioni nazionale, c'è un Cts che valuta pro e contro su tutto. Ci vuole ancora prudenza, anche se siamo in zona bianca e se l'andamento è quello che vediamo tutti oggi".
Poi, insiste Brambilla, "c'è un tema più generale, di cui la comunità deve rendersi conto: è da un anno e mezzo che siamo in una situazione di grande difficoltà, non solo dal punto di vista sanitario o produttivo. Tra i giovani e gli adulti sono aumentati molto i disturbi psichiatrici, la vita sociale è cambiata. Non sto dicendo che si rischia che le discoteche non vengano più riaperte, anzi i giovani sono quelli che più stanno pagando le restrizioni dell'ultimo anno e mezzo, ma di fare alcune riflessioni. Non credo sia corretto tornare a uno stile di vita e di lavoro come quello di prima". Del resto, osserva Brambilla, "è stato il Pnrr a spostare risorse dai muri alle tecnologie, e quindi anche il modo di assistere i cittadini deve cambiare, abbracciando molto di più telemedicina, teleassistenza e teleconsulti. Immagino uno sviluppo importante in questo settore. Si deve cominciare a ragionare, e a comunicare, sul fatto che si cambierà modalità di lavoro, di assistenza e di vita sociale".
Carabinieri in campo per la campagna vaccinale
C'è anche un accordo con i Carabinieri, in provincia di Modena, per dare una spinta alla vaccinazione anti-Covid intercettando gli anziani nelle aree meno raggiungibili del territorio. Lo spiega lo stesso Dg dell'Ausl, che tiene a precisare: "C'è un accordo con l'Arma dei Carabinieri per recuperare sugli anziani, nelle zone disperse della provincia, consegnando loro un invito alla vaccinazione. Naturalmente, non è che arriva la multa perché non ti sei vaccinato, è solo un invito...", sorride Brambilla.
L'andamento della pandemia sul territorio
Intanto, a Modena e provincia, uno dei territori più colpiti in Emilia-Romagna dal virus nell'ultimo anno, da due settimane tiene banco una media di 16 casi positivi su 100.000, che scendono a 12 nell'ultima ultima settimana con un 1% di tamponi positivi nel periodo 8-14 giugno. Anche tra i giovani tutte le fasce di età sono in decrescita, comprese quella sei-10 e 19-24, nonostante un leggero incremento per quest'ultima, da 20 a 27 casi nell'ultima settimana, che comunque non preoccupa. Ancora, nella settimana fino al 14 giugno c'è stato un caso nelle scuole e cala in generale l'incidenza per distretto, anche a Sassuolo e a Modena, dove il trend era rimasto un po' diverso ultimamente. L'Rt al 9 giugno segnava 0,7, dopo uno 0,6 precedente, e dei 129 posti letto Covid dedicati in provincia solo 42 sono occupati, dei quali 7 di terapia intensiva e nessuno di terapia sub-intensiva. Tra le aree che un po' ancora 'resistono', restano alcuni ricoverati a Sassuolo, ma Pavullo ad esempio sono calati di nuovo e tutti gli ospedali di comunità sono Covid-free. La variante Alpha ha mostrato 3-4 casi a Pavullo, non preoccupanti, mentre sulla Delta ancora non sono stati registrati contagi. "E come indice generale di mortalità- aggiunge Brambilla- in questo momento siamo addirittura sotto ai picchi influenzali, ad esempio. Dal 31 maggio ci sono stati davvero pochi decessi e la situazione si sta normalizzando".
(DIRE)