Effetto vaccino, in due mesi crollano le positività nel personale sanitario e nelle Cra
In tutta la regione sono già stati immunizzati oltre 90.000 operatori sanitari: tra questi più del 75% dei medici e quasi il 70% degli infermieri. Si avvicinano ai 20.000 gli ospiti delle Cra che hanno ricevuto le due somministrazioni di vaccino: è Covid-free più del 90% delle strutture
In Emilia-Romagna la campagna vaccinale, pur procedendo a rilento per le scarse forniture di dosi, inizia già a portare i suoi frutti nelle due categorie che sono state le prime a beneficiarne, perché tra quelle più a rischio: il personale sanitario e gli ospiti delle CRA.
Dal 20 dicembre al 21 febbraio i casi di positività tra gli operatori sanitari sono passati da 720 a 100, registrando quindi un calo dell’86%, e nello stesso arco di tempo le persone assistite nelle strutture socio-sanitarie che hanno contratto il virus sono passate da 2.353 a 782, con una diminuzione pari al 66%. Un risultato ancora più significativo se si considera che le nuove positività complessive, sul totale della popolazione, non hanno purtroppo registrato alcuna flessione. Anzi, sono state maggiori nella settimana dal 15 al 21 febbraio rispetto a quella dal 14 al 20 dicembre.
In totale sono più di 90mila gli uomini e le donne che lavorano nel mondo della sanità ad avere ricevuto entrambe le dosi di vaccino, che anche per queste categorie, come per l’intera popolazione, è su base volontaria: sono già stati immunizzati il 75% dei medici, il 68% degli infermieri e il 58% degli operatori sanitari. E Nelle Cra sono quasi 20.000 gli ospiti che hanno concluso il ciclo vaccinale, con oltre il 90% delle residenze al momento Covid-free: ad oggi, infatti, sul totale di 1.428 strutture presenti da Piacenza a Rimini, in sole 126 strutture sono presenti degenti positivi.
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I dati specifici di Policlinico e Ospedale di Baggiovara
Dei 4.296 operatori dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid, ad oggi 1.391 di loro sono stati sottoposti a screening e, di questi, il 99,9% ha sviluppato gli anticorpi a distanza di quattro settimane dalla seconda dose. A dirlo è il monitoraggio clinico e immunologico post-vaccino avviato dal 15 febbraio scorso dal Servizio di Sorveglianza Sanitaria dell’AOU.
La campagna di vaccinazione contro il virus Sars-CoV2 per gli operatori del Policlinico di Modena e dell’Ospedale Civile di Baggiovara è partita il 27 dicembre 2020 (Vaccine Day) ed è proseguita per tutto il mese di gennaio 2021. L’adesione più alta si registra tra i sanitari, vaccinati per l’88% del totale.
Da metà febbraio il Servizio di Sorveglianza Sanitaria dell’AOU ha avviato il monitoraggio clinico e immunologico post-vaccino ovvero la valutazione della quantità e qualità della risposta immunitaria anti-spike indotta dalla vaccinazione a distanza di quattro settimane dalla seconda dose. Contemporaneamente, sono stati registrati gli effetti collaterali dopo la vaccinazione e nel tempo sarà verificata la reale efficacia protettiva del vaccino nei confronti della malattia causata dal virus Sars-CoV-2.
Dopo la somministrazione della prima dose di vaccino, nel 75% degli operatori non ci sono stati effetti collaterali. Dopo la seconda dose, la percentuale di chi non ha avuto alcun sintomo è scesa al 50%. Nei restanti casi sono comparsi uno o più degli effetti collaterali attesi, molti dei quali comuni o molto comuni. Il senso di debolezza e il dolore nella sede dell’iniezione sono stati i sintomi più frequenti, mentre la febbre è stata riscontrata in un caso su 3 operatori vaccinati. Nessuna reazione grave o inattesa.
Parallelamente, il numero di nuovi casi di positività al tampone tra gli operatori ha visto un calo molto consistente: nel mese di gennaio sono stati 149 i nuovi positivi a tampone, mentre, nel mese di febbraio, i nuovi casi positivi fino al momento in cui scriviamo sono 21.
Al momento gli operatori positivi assenti dal lavoro e isolati a domicilio sono 18, un numero ben lontano dal picco massimo di casi registrato il 20 novembre scorso: in quella giornata gli operatori positivi isolati erano 182.
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Come va l’immunizzazione e per quanto tempo si mantiene
I primi studi effettuati in Emilia-Romagna, in particolare dall’Azienda ospedaliera di Modena, sul livello dell’immunizzazione garantita dal vaccino e sulle sue conseguenze, danno risultati confortanti. Su 4.296 operatori sanitari presi in esame, a distanza di 4 settimane dalla seconda dose è stata valutata la quantità e la qualità della risposta immunitaria: nel 99,99% dei casi il personale vaccinato ha sviluppato gli anticorpi fondamentali per evitare il contagio. E per quanto riguarda le reazioni avverse, non ne risultano né di gravi né di inattese: il sintomo più frequente è il dolore dove è stata praticata l’iniezione, a seguire la febbre.
Un’altra ricerca in corso, condotta dall’Azienda Usl della Romagna con l’Unità operativa di microbiologia di Pievesestina di Cesena su 10mila dei propri operatori sanitari già vaccinati con prima e seconda dose, permetterà inoltre di dare risposta a un interrogativo fondamentale: qual è la tempistica e la reale durata dell’immunità indotta dai vaccini anti-Covid.
“La prima fase della campagna vaccinale, peraltro ancora in corso mentre è iniziata quella verso i grandi anziani, sta dando ottimi risultati, e con ottimi risultati intendiamo centinaia di vite salvate- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Saremmo arrivati anche a una immunizzazione ben superiore, se i quantitativi consegnati dai produttori fossero stati sempre rispettati: come Regione siamo pronti ad accelerare in ogni momento, se ci saranno garantite adeguate dosi di vaccino. Intanto, l’Emilia-Romagna fa importanti passi avanti anche sul fronte della ricerca: i due studi testimoniano- chiude Donini- la capacità dei nostri professionisti di guardare avanti, anche in momenti complicati come quello attuale. Assieme alla gestione dell’emergenza è importante, infatti, valutare scientificamente anche gli effetti a lungo termine della vaccinazione, e mettere i risultati a disposizione della comunità scientifica”.
Le vaccinazioni provincia per provincia
Al 23 febbraio, quindi a meno di due mesi dal Vaccine day del 27 dicembre, in Emilia-Romagna sono stati immunizzati 90.308 operatori sanitari e 19.486 ospiti delle Cra, le prime categorie a ricevere il vaccino perché più a rischio, in quanto maggiormente esposte e fragili.
Per quanto riguarda la suddivisione dei vaccinati per Azienda sanitaria di riferimento, hanno ricevuto due somministrazioni e quindi completato il ciclo a Piacenza 5.002 professionisti della sanità e 1.638 ospiti delle strutture socio-sanitarie; a Parma sono rispettivamente 10.645 e 2.186 persone; a Reggio Emilia 7.379 e 2.012, a Modena 13.725 e 2.639; a Bologna 21.436 e 3.614; a Imola 2.245 e 551; a Ferrara 8.921 e 1.700; nelle province dell’Ausl della Romagna (quindi Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini) 20.955 e 5.146.