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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus. Dopo il Vaccine day giovedì parte la campagna vera e propria

La distribuzione delle fiale sul territorio, da Piacenza a Rimini, in cinque giornate: 30 dicembre, 4, 11, 18 e 25 gennaio. Tutti i punti di consegna regionali dotati di celle Ult (ultra low temperature) a -70°C per co nsentire la conservazione del vaccino

Dopo il Vaccine day di domenica scorsa, tra due giorni, giovedì 31 dicembre, inizierà la somministrazione della prima dose a medici, infermieri, operatori e degenti delle Cra dell’Emilia-Romagna. Già pronto il cronoprogramma delle consegne: le dosi di vaccino Pfizer arriveranno sul territorio italiano nella tarda serata di oggi. L'azienda procederà poi direttamente alla consegna, a partire da domani mattina, nei siti individuati.

Nella nostra regione arriveranno entro il 25 gennaio prossimo 220 scatole di vaccino; all’interno di ogni confezione ci saranno fino a 1.170 dosi, per un totale di oltre 257.400.

È il quantitativo che - dopo il primo carico arrivato il 27 per il Vaccine day - sarà consegnato e distribuito alle Aziende Usl e alle Aziende ospedaliero-universitarie, da Piacenza a Rimini, per consentire l’avvio di questa prima fase della campagna di vaccinazione rivolta al mondo della sanità.

La prima scatola del vaccino Pfizer-BioNtech, con 975 dosi, partita dal Belgio il 24 dicembre alla volta di Roma, è stata presa in carico dall’esercito ed è arrivata il 27 dicembre all’ospedale Bellaria di Bologna, per essere distribuita nei punti del territorio regionale per il V-day. Tutte le altre confezioni verranno consegnate direttamente da Pfizer. Le consegne saranno scaglionate, a partire da domani e poi per quattro lunedì consecutivi con quantità variabili per ogni territorio.

Gli arrivi delle confezioni di vaccino continueranno anche per il mese di febbraio, per consentire il completamento dei cicli che prevedono la somministrazione di due dosi a distanza di 18-23 giorni l’una dall’altra. E a marzo si partirà con la campagna vaccinale per tutto il resto della popolazione.

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A darne notizia, oggi in videoconferenza stampa, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha anche annunciato per i primi mesi del 2021 un piano di investimenti per l’Emilia-Romagna da 145 milioni di euro (138 statali e 7 regionali), per la medicina del territorio. Entro gennaio, infatti, si completerà l’istruttoria del ministero della Salute per il finanziamento dell’Accordo di Programma (V fase, primo stralcio), per arrivare poi alla firma con il Governo nelle settimane successive. Le risorse sono destinate all’adeguamento delle strutture ospedaliere, alle cure palliative e dotazioni tecnologiche e informatiche, ma soprattutto per nuove Case della salute, cui andrà il 30% dei 145 milioni previsti. Case della salute che in Emilia-Romagna sono già 124; entro il 2021 ne saranno aperte circa 18 nuove e complessivamente una trentina entro il 2023.

“A distanza di soli quattro giorni dal Vaccine day, siamo pronti ad avviare dal 31 dicembre la campagna di vaccinazione vera e propria, con un cronoprogramma di consegna delle dosi che è già stato definito e organizzato dalla Regione, come sempre insieme alle Aziende sanitarie- ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini-. Come avevamo annunciato partiamo con medici, infermieri e tutto il personale sanitario, gli operatori e i degenti delle Cra. Ci attende un percorso impegnativo, ma è il percorso a cui guardiamo con speranza e fiducia per uscire dalla pandemia. Il 27 dicembre tutto è andato bene e la macchina è pronta per affrontare ora un periodo tanto complesso dal punto di vista organizzativo, quanto importante dal punto di vista medico”.

“Voglio ribadire ancora una volta- ha aggiunto Bonaccini- l’orgoglio per il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, per la rapidità con cui ha saputo organizzarsi per ricevere il vaccino e conservarlo. Non solo: prima ancora per la disponibilità, espressa da una percentuale altissima del personale sanitario, a sottoporsi alla vaccinazione. Nel frattempo, continuiamo nell’impegno, come singoli e come comunità, a non abbassare la guardia, perché la luce in fondo al tunnel si vede, ma per uscirne c’è ancora bisogno di tempo”.

“Questo anno si chiude poi con un’altra buona notizia- ha annunciato Bonaccini -: entro il prossimo mese si completerà l’istruttoria del ministero della Salute per il programma, cofinanziato Stato-Regione, che prevede investimenti straordinari per la medicina del territorio, che come sempre abbiamo detto sarà anche per il futuro la nostra stella polare”.

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