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Cantiere in ritardo a Sassuolo, Gigetto fermo per tre mesi in più del previsto

Fer ha reso noto che la tratta aprirà solo a settembre, uniformandosi quindi alle previsioni per il termine dei lavori al sottopasso di Modena. Federconsumatori attacca

Disagi prolungati per gli utenti di Gigetto. Lo rende noto Federconsumatori Modena: "Da informazioni fornite da Ferrovie Emilia Romagna (FER) tramite la Regione E.R., e solo su nostra richiesta, apprendiamo che la tratta ferroviaria Sassuolo-Formigine, resterà chiusa ai passeggeri fino al 9 settembre 2023. Si tratta di ben tre mesi oltre il termine previsto del 10 giugno prossimo. Inspiegata e inspiegabile la motivazione del ritardo che, con 15 mesi di interruzione del servizio, rischia di portare sempre più cittadini dell'area modenese a rinunciare non solo al trasporto ferroviario, ma anche ai bus sostitutivi, scegliendo i mezzi privati".

Ricordiamo che al momento sulla linea sono in corso due interventi, vale a dire la realizzazione del sovrappasso ferroviario all'intersezione con la Pedemontana a Sassuolo e il sottopasso stradale di via Panni a Modena. In questa fase resta quindi attiva solo la circolazione Modena.Formigine, mentre la tratta Formigine-Sassuolo è servita da autobus sostitutivi.  A Modena l'attuale chiusura di via Panni è stata fissata proprio fino a settembre 2023.

Federconsumatori spiega: "La stessa FER all'inizio dei lavori rassicurò le rappresentanze degli utenti per la lunga durata dell'interruzione, dichiarando che la stessa era da ritenersi prudenziale. Una previsione comunicata alla presenza delle amministrazioni comunali e regionali, che ci sconcerta e che sconcerterà chi sarà obbligato a subire i disagi del prolungamento dell'interruzione del servizio.  FER rappresenta la Regione Emilia-Romagna nella gestione del contratto di servizio affidato a Trenitalia Tper e, soprattutto, è l'ente proprietario di infrastrutture e tratte ferroviarie regionali, di cui decide gli interventi, le modalità e la durata dei lavori. Per i tanti cantieri aperti da FER in regione si pone il problema della loro durata e dell'adeguatezza delle imprese chiamate a svolgerli.

Federconsumatori chiede ora a FER e alla Regione Emilia-Romagna di "rendere note ai cittadini e alle istituzioni territoriali le ragioni del mancato rispetto dei tempi previsti, garantiti in interventi ed atti pubblici, verificando al contempo la possibilità di rientrare nella durata programmata".  

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