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Carenza di organico, alloggi e formazione per i profughi che vogliono diventare autisti Seta

Prezzi calmierati per quegli stranieri che usufruiscono della protezione internazionale e cercano un percorso di inserimento lavorativo con l'azienda del trasporto pubblico locale

Da qualche tempo Seta è alle prese con una costante carenza di offerta di manodopera qualificata: mancano autisti per i mezzi pubblici ed è difficili, per diversi motivi, sia trovarli che trattenerli presso l'azienda del Tpl. Un aiuto in tal senso potrà però arrivare da un protocollo d’intesa. finalizzato a facilitare l’inserimento lavorativo degli stranieri titolari di protezione internazionale, ospitati nella rete di accoglienza integrata e nei progetti di inclusione del territorio provinciale di Modena.

L’accordo è stato sottoscritto stamane dal Prefetto Alessandra Camporota, dal Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dal Presidente dell’Unione dei Comuni “Terre d’Argine” Alberto Bellelli, dal Presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, dal Presidente dell’ACI Vincenzo Credi, dal Presidente di SETA S.p.a Antonio Nicolini, dalla Direttrice della Scuola Interregionale di Polizia Locale Liuba Del Carlo e dal Presidente di ACER Modena Giacomo Venturelli.

Grazie a questa intesa, gli stranieri dotati di regolare permesso di soggiorno per protezione internazionale potranno acquisire più facilmente le competenze necessarie per un inserimento lavorativo nell’organico di Seta. Il progetto, coordinato dalla Prefettura e finanziato dalla Fondazione di Modena, prevede che il Comune di Modena e l’Unione Terre d’Argine individuino, tra gli stranieri accolti nei centri SAI, quelli da avviare ai suddetti percorsi formativi, fornendo il necessario supporto amministrativo.

L’Automobile Club si occuperà di elaborare ed erogare, a prezzi calmierati, i percorsi formativi necessari per ottenere le qualificazioni di guida richieste e la Scuola Interregionale di Polizia Locale contribuirà alla formazione dei beneficiari sui temi della legalità e della sicurezza, favorendo l’acquisizione di competenze relazionali e comunicative.

L’Acer, in collaborazione con Seta, verificherà la possibilità di individuare alloggi da concedere in locazione a canone concordato alle persone che concluderanno con esito positivo i percorsi di inclusione lavorativa nell’ambito del progetto.

"Il Protocollo di intesa siglato questa mattina presso la Prefettura di Modena costituisce un progetto altamente innovativo, che può rappresentare un modello di riferimento per le aziende di trasporto pubblico in ambito nazionale: ci impegneremo affinché apporti i risultati sperati, ed auspichiamo che possa presto essere replicato anche negli altri bacini provinciali in cui operiamo, al pari del progetto Modena Include grazie al quale abbiamo recentemente inserito tra il personale addetto alla manutenzione due profughi di origine afgana”, ha commentato Antonio Nicolini, Presidente di SETA.

“Rivolgo un sentito ringraziamento per la sensibilità e la disponibilità – aggiunge Nicolini – a s.e. il Prefetto Alessandra Camporotanonché a tutti i soggetti che sono coinvolti assieme a noi nel progetto: dal Comune di Modena all’Unione delle Terre d’Argine, dalla Fondazione di Modena ad Acer, dall’Aci alla Scuola Interregionale di Polizia Locale. La difficoltà di reperimento di personale specializzato è ormai un problema largamente diffuso tra le aziende italiane di trasporto pubblico. Questo protocollo di intesa va ad integrare le molte azioni che SETA, investendo importanti risorse economiche, sta mettendo in campo per migliorare la gestione delle risorse umane, motivare e fidelizzare il personale e rendere più attrattive le posizioni lavorative offerte. Ricordo, ad esempio, che dal 2022 SETA assume personale esclusivamente con contratti a tempo indeterminato, ed inoltre i nostri dipendenti possono accedere ad un contratto integrativo e ad un significativo programma di welfare aziendale. E’ inoltre in fase di ultimazione il primo progetto aziendale di formazione rivolto a giovani under 30 e donne disoccupate, ai quali SETA copre i costi di conseguimento della patente D e delle specializzazioni richieste: i corsi avviati nei tre bacini - con 40 partecipanti di cui circa la metà donne - porteranno entro l'estate l'ingresso di un buon numero di nuovi autisti".

La firma del protocollo-2

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