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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Accoglienza dei profughi ucraini, la Caritas diocesana cerca 15 alloggi

Le realtà cattoliche parrocchiali possono giocare un ruolo importante nell'ospitalità e sono già coinvolte nella mappatura dei cittadini ucraini arrivati in qeste ultime 48 ore nel modenese

Anche la Caritas italiana è in prima linea per la gestione dell'emergenza che sta vivendo la popolazione ucraina, per altro in collegamento con le analoghe associazioni cattoliche che operano nel paese, ma anche nelle nazioni confinanti come Polonia, Romania e Moldavia. Ma anche i singoli territori possono fare molto sul fronte dell'accoglienza dei profughi, in attesa di capire quale sarà la reale portata dell'ondata migraotira che s sta riversando verso l'Europa.

Per l'ospitalità di persone e famiglie in fuga dal conflitto, la Caritas diocesana promuove le accoglienze piccole e diffuse, già sperimentate sul territorio modenese in occasioni precedenti.  Le Comunità parrocchiali e le famiglie disponibili ad accogliere potranno contare sull’accompagnamento e il monitoraggio di Caritas diocesana.

Nella fase pre-accoglienza, sarà necessario valutare le condizioni e la disponibilità delle strutture predisposte all'accoglienza. Si valuterà poi se affidare queste strutture a Enti accreditati per accoglienza o ad una gestione diretta di Caritas Diocesana, su numeri necessariamente limitati.

Caritas Italiana chiede al territorio modenesedi poter accogliere con stile di accoglienza diffusa gratuita 15-16 persone. Sarà necessario, inoltre, entrare in contatto con l’AUSL e con la Prefettura per notificare l’arrivo
delle persone accolte.

Alla luce degli arrivi spontanei di alcune famiglie che si ricongiungono con i propri cari nel nostro territorio, Caritas diocesana ribadisce infine l’invito "ad entrare in contatto con i cittadini che partecipano alla vita della nostra comunità al fine di conoscere, mappare e accompagnare le situazioni che richiedano l’intervento della rete Caritas. È fondamentale mappare assieme ai nostri pastori, i reverendi parroci, i responsabili delle Caritas Parrocchiali, singole donne e uomini di buona volontà l’evoluzione dei flussi migratori".

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a immigrazione@caritas.mo.it

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