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Attualità Centro Storico / Piazza Giuseppe Mazzini

Una distesa di caschetti rossi in piazza Mazzini contro le discriminazioni sul lavoro verso le donne

L’installazione dell'Ordine degli Architetti rimarrà visibile per l’intera giornata di venerdì 25 novembre, dalle prime luci del giorno fino a tarda sera, grazie a un impianto di illuminazione dedicato

Una distesa di caschetti da cantiere di colore rosso per evidenziare le discriminazioni, ancora presenti in molti ambiti lavorativi, nei confronti delle donne. Con una suggestiva installazione in piazza Mazzini, venerdì 25 novembre l’Ordine degli Architetti della provincia di Modena e la Fondazione Architetti di Modena aderiscono alla Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, richiamando l’attenzione sulla necessità e l’urgenza di superare stereotipi e atteggiamenti discriminanti, a partire da quei settori – come l’edilizia – in cui la presenza femminile non è ancora pienamente accettata.

L’installazione rimarrà visibile per l’intera giornata di venerdì 25 novembre, dalle prime luci del giorno fino a tarda sera, grazie a un impianto di illuminazione dedicato.

“Sebbene la realtà modenese sia comunque emancipata – spiega Sofia Cattinari, presidente dell’Ordine degli Architetti – le professioniste vivono ancora situazioni discriminanti, sia nei cantieri sia, più in generale, per quanto riguarda la carriera. In cantiere la presenza femminile, con ruoli direzionali, è ancora difficile da accettare e rispettare. Quanto alla carriera, non solo a Modena ma in tutta Italia, permane una oggettiva limitazione dei livelli raggiungibili, certificata dal fatto che la media del reddito di un architetto, a livello nazionale, è la metà per le donne rispetto agli uomini. Per questo vogliamo manifestare la sensibilità del nostro Ordine alla tematica della discriminazione sul lavoro, invitando a una riflessione più generale”.

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Se il settore dell’edilizia è storicamente caratterizzato da una prevalente presenza maschile, diverso è il mondo delle professioni: le donne iscritte all’Ordine degli Architetti di Modena sono oggi poco meno di 500, il 51% del totale. Un dato in crescita esponenziale, se si pensa che nel 1986 erano solo 47. “Proprio per questo - sottolinea Sofia Cattinari – è necessario rimuovere quegli ostacoli culturali che fanno percepire la donna come una figura secondaria, non riconoscendole pari dignità professionale rispetto ai colleghi uomini. Questo vale per le architette ma vale, più in generale, per tutte le donne che lavorano”.

L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Modena, è supportata da numerose imprese del settore edilizio, che si sono unite all’Ordine degli Architetti nel promuovere con forza questo messaggio: ITI Impresa Generale Spa, Costruzioni Generali 2 Srl, DI.CO. Bioedilizia, G.A. Costruzioni Srl, Eternedile, LUCEtrend, Safim Architettura, HPECOXA.

ordine architetti _ Muzzarelli Baracchi Cattinari Bosi

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