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Maltempo e sbalzi termici, a rischio le coltivazioni

La perturbazione che sta interessando la provincia di Modena preoccupa gli agricoltori. A rischio i frutteti del territorio e i boschi dell’Appennino

L’anomala ondata di maltempo che imperversa sulla provincia modenese, sta lasciando pesanti strascichi anche nelle campagne.
A renderlo noto è Coldiretti Modena che sottolinea come il vento, la pioggia, l’abbassamento delle temperature e, nelle zone appenniniche, anche la caduta della neve si stanno abbattendo sulle coltivazioni in un periodo particolarmente delicato del ciclo vegetativo delle piante.

Se nella bassa modenese le forti raffiche di vento hanno divelto le serre destinate alla coltivazione dei meloni, provocato la rottura di rami e la caduta di alcuni alberi - informa Coldiretti Modena - a fare temere gli agricoltori è soprattutto il brusco abbassamento delle temperature che colpisce i frutteti, in particolare la produzione di pere, provocando la caduta dei frutti appena formati con conseguenze sul raccolto. In montagna invece - continua la Coldiretti - la copiosa nevicata in corso fa temere oltre che per la viabilità, dove potrebbero improvvisamente abbattersi alberi e ramaglie, anche per la tenuta dei boschi dove il peso della neve sugli alberi in piena vegetazione rischia di spezzare rami e danneggiare le piante.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici – sottolinea l’associazione – è ormai diventata la norma e si manifesta con una elevata frequenza di sbalzi termici significativi, sfasamenti stagionali e il rapido passaggio dal caldo al freddo. Le anomalie climatiche, con il ripetersi di eventi estremi – evidenzia Coldiretti – sono costate all’agricoltura dell’Emilia Romagna oltre 2 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola regionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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