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"C come città" due progetti per rigenerare due aree di Modena

Ventimila euro a Amigdala e altrettanti al Teatro dei Venti dal bando per animazione sociale e percorsi aggregativi in zona Gramsci - Sacca e in zona Stazione – Crispi

“C come città - comunità, creatività e competenze”. È il titolo di due progetti, uno di Amigdala, l'altro di Teatro dei Venti, selezionati per un finanziamento di 20mila euro ognuno con bando del Comune di Modena per concedere contributi a associazioni, enti, istituzioni del terzo settore, al fine di realizzare progetti di animazione territoriale e promozione della coesione sociale, da affiancare agli interventi urbanistici e di rigenerazione del tessuto economico, nell'ambito del programma di riqualificazione urbana e per la sicurezza della periferia nord della città.

I progetti finanziati

Selezionati tra le 28 proposte inviate, i due progetti ( per la “zona A” viale Gramsci - Sacca - Area Nord e quello per la “zona B” via Crispi - Stazione – via Paolo Ferrari) sono stati presentati singolarmente ma ideati per essere potenzialmente sinergici, paralleli e coordinati, per coinvolgere l'intera comunità delle due aree: cittadini, associazioni, scuole, attività economiche, in un processo partecipato in più “step” con relative azioni. Si caratterizzano per il coinvolgimento degli attori sociali delle due zone e per la valorizzazione dei partenariati “locali”, oltre che per la fattibilità anche in situazione di Covid.

Entrambi i progetti  prendono avvio da una azione di “ingaggio/chiamata” prevista in gennaio 2021, per passare poi alla creazione di un Atelier spazio d’incontro e confronto aperto, e di un tavolo permanente che darà vita a un “Comitato scientifico”. Questo costituirà un elemento di confronto, sui temi emersi dal tavolo e non solo, con esperti nazionali di rigenerazione urbana, docenti universitari, direttori artistici, manager culturali e cittadini.

L’attività del Teatro dei Venti si svilupperà attraverso un laboratorio creativo permanente rivolto a diversi gruppi sociali del territorio che porterà come esito generativo a un evento collettivo. Nel progetto Amigdala sarà un “cantiere creativo” a portare all’esito generativo finale, probabilmente di arte pubblica, passando per esplorazioni urbane coi ragazzi e coi bimbi delle scuole, visite guidate a spazi privati e pubblici del quartiere per conoscerne le opportunità, racconti di commercianti, esercenti, artigiani, comunità straniere, incontri di formazione per associazioni e realtà del territorio, residenze artistiche per reinventare creativamente il quartiere.

Il modello che intendono sperimentare i progetti mira a contrastare l'immagine di fragilità delle zone cittadine interessate, dando valore alle competenze locali, per promuovere anche all'esterno, con azioni artistiche e uno “storytelling” efficace, il carattere competente, energico e vitale delle due aree in cui si svolgono.

La sinergia tra i due progetti prevede ad esempio, per ottimizzare i costi, la condivisione di spazi comuni come luogo d’incontro, interviste, ascolto, mappatura del territorio a seguito di esplorazioni collettive, svolte anche con una speciale “car-go-bike” che è un po’ simbolo sostenibile mobile dell’iniziativa. Le due zone, inoltre, condivideranno titolo del progetto, logo, immagine, campagne social e media partnership, ottimizzando anche in questo caso i costi ed evitando la frammentazione, pur nel rispetto dei differenti contesti.

Obiettivo condiviso è il rinnovamento dell’immagine percepita esterna e interna delle due aree attraverso una migliore conoscenza del territorio e delle risorse che offre, la consapevolezza degli attori locali in direzione della costruzione di una comunità in grado di riconoscere i propri bisogni e cercare soluzioni innovative e creative. Traguardi da conseguire creando nuove reti generative fra gli attori locali e la raccolta dei bisogni delle aree coinvolte, anche in chiave di sviluppi futuri del progetto.

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