rotate-mobile
Attualità

Virus, a Modena 4 in terapia intensiva. Ricavati nuovi posti letto per l'emergenza

Al Policlinico sono stati rimodellati alcuni reparti al 4° e 5° piano per accogliere i malati e garantire aree protette. Nessun focolaio interno all'ospedale di Baggiovara, monitorati una trentina di pazienti

Salgono a quattro i ricoveri in terapia intensiva al Policlinico di Modena per infezioni da coronavirus. Alle tre persone registrate fino a ieri si è aggiunto il cittadino straniero 46enne risultato positivo, come emerso ieri sera, che avrebbe avuto contatti con le zone lombarde e per il quale si sta tracciando la mappa epidemiologica. Inoltre, altre cinque persone positive al virus si trovano nel reparto di Malattie infettive ma non è il caso dei due operatori medici (anestesisti) dell'ospedale di Baggiovara contagiati, un professionista 47enne che era stato a Piacenza per un convegno e una sua collega 48enne, di Pavullo. 

"Sono in isolamento domiciliare e in buone condizioni", spiega Elena Vecchi, responsabile del servizio Igiene ospedaliera del Policlinico. Degli altri pazienti in terapia intensiva, in particolare, due provengono da Carpi, l'area dove si sono sviluppati i primi contagi in provincia attorno al caso gestito dall'azienda Garc, mentre l'altro, ancora un medico, è arrivato al Policlinico da Castelnuovo, via Baggiovara, senza avere contatti. 

Facendo il punto sull'allerta, Vecchi conferma come l'attenzione oggi sia tutta o quasi sul Covid-19: "I pazienti in terapia intensiva stanno aumentando quindi implementiamo al quarto piano una zona dove portare i pazienti appena usciti dalla terapia intensiva per far in modo che vengano sottoposti ad una ventilazione non invasiva. Dobbiamo tutelare i posti di terapia intensiva per i pazienti che ne hanno piu' bisogno. Come altra misura organizzativa, abbiamo ridotto i ricoveri chirurgici, da ieri del 60%, proprio per scaricare il piu' possibile di lavoro la terapia intensiva. Altri ambulatori non di urgenza, intanto, sono stati chiusi per recuperare personale".

In sostanza, al momento si attuano ricoveri 'diversi' solo per quanto riguarda le attività urgenti e l'area di chirurgia oncologica, per tutti gli altri interventi si rimanda, proprio per agevolare le sale operatorie e gli anestesisti nelle attività di terapia intensiva. Continua la responsabile del servizio Igiene: "Partecipiamo alla task force aziendale e al gruppo di coordinamento provinciale che si riunisce ogni giorno con la Protezione civile. Non ci sono focolai interni, le azioni messe in campo ci hanno consentito di filtrarci verso l'esterno, valutando anche i pazienti dubbi". 

Approfondisce Vecchi sui casi degli anestesisti risultati positivi: "Il primo operatore contagiato aveva partecipato a un convegno a Piacenza, non aveva sintomi i primi giorni ma poi ha chiamato il primario. Si è allontanato dal lavoro e i primi contatti sono stati lasciati a casa per cautela. Poi, è emersa la seconda collega. Nel frattempo, i tamponi arrivati, sia esterni sia interni, sono comunque tutti negativi. I contatti del primo caso sono una trentina, stiamo tracciando e alcuni operatori si presentano spontaneamente". 

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Virus, a Modena 4 in terapia intensiva. Ricavati nuovi posti letto per l'emergenza

ModenaToday è in caricamento