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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Decreto firmato, confermata la 'zona rossa'. "Non si ferma tutto, motivare gli spostamenti"

Dopo la fuga di notizie e gli appelli della politica ad ignorare la bozza, l'annuncio è arrivato dal Presidente Conte alle ore 2.20 di notte. Restizioni estese ad altre tre province

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato nella notte il nuovo Dpcm con le nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Coronavirus sull'intero territorio nazionale. Il documento varato dal comitato scientifico e inviato alle Regioni per raccogliere pareri era già trapelato, facendo scattare indignazione per la sua pubblicazione e appelli alla prudenza da più parti, in primis dalla politica locale: ora il testo è diventato definitivo e Conte lo ha comunicato - in modo decisamente irrituale - con un videomessaggio alle ore 2.20 di notte.

Sono 14, e non le 11 indicate dalla bozza del dpcm, le province interessate dalle misure urgenti per contenere il coronavirus, oltre alla Lombardia. Si tratta di Modena, Parma, Piacenza,Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia.

Conte, assumendosi la responsabilità politica della decisione, ha rivolto un invito a tutta la popolazione ad osservare con scrupolo le nuove norme. La restizione, ricordiamo, riguarda la mobilità in entrata e in uscita dai territori indicati, ma anche quella interna alle stesse province. Come interpretare però questo divieto e le relative deroghe. Non sarà per nulla facile capire questo passaggio fondamentale.

"Non si ferma tutto. Non c'è divieto assoluto ma c'è la necessità di motivarlo", ha sottolineato il Premier Giuseppe Conte. "Bisogna entrare nella logica che ci sono delle regole da rispettare. Lo dico a tutti: i nostri figli devono capire che il fatto di non andare a scuola non è il momento di fare feste ma di fare buone letture, seguire la didattica a distanza".

"Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto" ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove misure per il contenimento del Coronavirus. "C'è un divieto non assoluto di muoversi ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni", ha spiegato Conte.

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