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Alluvione alla Fossalta, via alle domande per chiedere i risarcimenti

Fino all’11 ottobre, cittadini e aziende che hanno subito danni per le piogge e gli allagamenti possono presentare domanda di risarcimento scaricando i moduli regionali

I cittadini e le aziende che hanno subito danni a causa degli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio modenese nel dicembre 2020 possono presentare domanda di contributo per il ripristino di beni mobili e immobili, scaricando i moduli predisposti dalla Regione Emilia Romagna e inviandoli compilati al Comune di Modena entro l’11 ottobre.

I contributi possono essere richiesti per il ripristino dei danni subiti dalle abitazioni e dalle sedi delle attività di impresa, per la loro ricostruzione o delocalizzazione; per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili non più utilizzabili (arredi, elettrodomestici, attrezzature e macchinari); per gli interventi di pulizia e di rimozione dei detriti dai fabbricati e dalle aree di pertinenza. Possono presentare domanda anche i cittadini e le imprese che non hanno consegnato (tra gennaio e febbraio 2021) la prima ricognizione dei danni subiti.

Le richieste di contributo devono essere compilate esclusivamente sui moduli messi a disposizione dalla Regione, scaricabili anche tramite la pagina dedicata del sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/novita/notizie/2021/08/alluvione-dicembre-2020). Per informazioni è sempre possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica info.protezionecivile@comune.modena.it

Per gli interventi di ripristino delle prime case, entro il limite dei 40 mila euro di danni subiti è previsto un rimborso del 100 per cento che si riduce all’80 per cento per le somme eccedenti. Il risarcimento massimo previsto è comunque di 187 mila 500 euro. La percentuale di indennizzo è invece del 50 per cento dei danni subiti per le case sfitte e per le sedi di Onlus (fino a un rimborso massimo di 150 mila euro). Nessun indennizzo è previsto, come di prassi, per i beni mobili registrati come le automobili. Sono ammesse a rimborso, invece, le spese tecniche di progettazione (nel limite massimo del 10 per cento) e la perizia asseverata, necessaria per danni di importo superiore a 15 mila euro, che sarà rimborsata fino a un massimo di 1.500 euro.

Per le aziende sono previsti rimborsi fino al 50 per cento delle spese di demolizione e ricostruzione, delle operazioni di ripristino e degli interventi strutturali sulle aree esterne pertinenziali. Le aziende possono chiedere il risarcimento, fino all’80 per cento dei danni, anche per il ripristino e la sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati oggetto o strumentali all’esercizio dell’attività economica come macchinari (tra i quali macchinari, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti). Le richieste delle aziende devono essere sempre corredate da perizia asseverata (anche questa rimborsabile fino a un massimo di 1.500 euro). Il contributo massimo per ogni sede operativa è di 450 mila euro.

I soggetti privati possono presentare la domanda e la documentazione necessaria consegnandola a mano o inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno al Protocollo generale del Comune di Modena (via Scudari 20), oppure attraverso la posta elettronica certificata (alluvione2020danniprivati@cert.comune.modena.it).

Le imprese possono presentare domanda esclusivamente attraverso la posta elettronica certificata (alluvione 2020 danniimprese@cert.comune.modena.it).

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