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Contro cementificazione, Autodromo e polo Conad: il corteo in centro

Circa 200 le persone che hanno aderito al corteo del 5 novembre 2022 contro l’ampliamento dell’autodromo di Marzaglia, promosso dallo Spazio Sociale Libera

L'Autodromo di Marzaglia ed il suo Raddoppio, il Polo Conad alla Sacca, contro tutti i disastri ambientali ed il consumo di suolo. Sono questi i temi toccati al corteo di ieri, sabato 5 novembre, organizzato dallo Spazio Sociale Libera.  In circa in 200 si sono dati appuntamento in piazza 1 maggio, accanto alla stazione delle corriere di Modena per poi sfilare in corteo attorno al centro storico della città. 

Numerose le adesiosi di vari sigle e associazioni tra cui Unione Sindacale Italiana-CIT, Friday For Future Sassuolo, Mobastacemento - Comitato Salvaguardia Modena, Comitato Rione Sacca, Associazione Stoff Modena, Non Una Di Meno nodo di Modena, Carpi Antifascista, Comitato Verità e Giustizia Vittime di S. Anna, Mujmunè Odv Leverano LE, Comitato Villaggio Europa Modena, Circolo Anarchico Berneri BO, Friday For Future Modena, ISDE medici per l’Ambiente, Associazione Civica 15/A, Lega Ambiente Modena, FIAB Modena Ambiente e Bicicletta, WWF e altre ancora.

Corteo contro la cementificazione, autodromo e polo Conad

In testa al corteo uno striscione che recita "CONTRO LA TUMOR VALLEY BASTA ASFALTO E CEMENTO" ma non mancavano cartelli contro il polo logistico conad "Sacca dell'immondizia?" o anche "Lasciateci respirare, no polo logistico "

"Il raddoppio dell’autodromo è un progetto dannoso per l’ambiente e funzionale a un modello di mobilità incentrato sull’automobile privata e veloce da abbandonare per salvaguardare suolo, acqua, aria, qualità della vita urbana e salute.- dichiarano i portavoce di Fiab- "L’ampliamento dell’autodromo si fonda, inoltre, su una cultura e un modello di mobilità incentrati sull’automobile privata e veloce da abbandonare, a cui paghiamo un tributo pesante in termini di inquinamento atmosferico, emissioni climalteranti, incidenti con morti e feriti, congestione degli spazi urbani. Di fronte all’acutizzarsi della crisi climatica e ambientale, testimoniate dal perdurare della siccità e delle temperature elevate e dai dati sull’inquinamento atmosferico, non si può continuare a sacrificare e a mettere a rischio risorse naturali fondamentali come il suolo, l’acqua e l’aria per fare gare automobilistiche o manifestazioni come “Dag dal gas” (giornate con cui chiunque può sfrecciare sul circuito).Non è più il tempo di “darci del gas” ma quello di mettere al primo posto la salvaguardia delle risorse naturali da cui dipende la nostra vita e la nostra salute."

Nel corteo sono confluite diverse sensibilità e diversi approcci ad un unico e importante tema  quello dell'inquinamento, della cementificazione e il conseguente tema climatico e ambientale. 

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