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Filiera alimentare e ristorazione, controlli dell'Ausl in 2.400 aziende. Sanzioni per il 30%

Ispezioni sull’intera filiera alimentare per garantire un elevato livello igienico-sanitario e proteggere i consumatori da possibili malattie trasmesse da alimenti. I dati del 2019, ultimo anno di attività "regolare"

Controlli sulla sicurezza alimentare: nel 2019 quasi 3200 sopralluoghi dell’AUSL di Modena

Sulle pagine social dell’azienda un video con i comportamenti corretti per conservare e preparare gli alimenti a casa propria

(Il dottor Alberto Tripodi è disponibile questa mattina per interviste nella sede del Dipartimento di Sanità Pubblica, via Martiniana 21, Baggiovara)

La pandemia di Covid-19 nel 2020 ha ridotto notevolmente l’attività di controllo effettuata ogni anno dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN): il Servizio si occupa di tutta la filiera alimentare, dalle aziende agricole (produzione primaria vegetale destinata all’alimentazione umana) fino alle aziende di trasformazione, distribuzione e somministrazione di alimenti in generale, quindi tutte le attività di ristorazione (privata, scolastica, socio assistenziale) passando per la produzione di alimenti di origine vegetale o mista, compresa l'attività di export (Il controllo su produzione e trasformazione di alimenti quali carne, latte e uova sono invece di competenza del Servizio veterinario).

È quindi facile intuire che i lunghi mesi di lock-down hanno portato alla chiusura di molte aziende alimentari (soprattutto nella ristorazione) normalmente soggette al controllo del SIAN  ma è da sottolineare che gli operatori del Servizio hanno dato un importante contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria occupandosi di sorveglianza attiva di persone in isolamento o in quarantena.

L’ultimo bilancio utile dell’attività riguarda quindi il 2019, anno in cui sono stati effettuati 3177 sopralluoghi e, complessivamente, sono state verificate 2472 aziende alimentari. In linea con le frequenze di controllo sulla sicurezza alimentare definite dalla Regione Emilia-Romagna, il Servizio ha  ispezionato il 27% delle imprese presenti sul territorio: vengono ciclicamente tutte monitorate al fine di garantire la sicurezza degli alimenti prodotti e lavorati.

A fare il bilancio è Alberto Tripodi, direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’AUSL di Modena:

La sicurezza degli alimenti è verificata lungo tutta la filiera alimentare per garantire, assieme alle procedure di autocontrollo esercitate a norma di legge da tutte le aziende alimentari, un elevato livello igienico-sanitario e ridurre gli eventi dannosi correlati all’assunzione di cibi e bevande. Una particolare attenzione – spiega – è stata posta alle attività di ristorazione: sono stati infatti controllati 1086 bar e ristoranti (su 3181 esistenti), e 377 mense o terminali pasti presso strutture collettive (su 681 esistenti) quali scuole, strutture protette, ospedali. Le verifiche hanno diffusamente interessato anche le attività artigianali ed industriali di produzione, trasformazione e confezionamento alimenti, raggiungendo 627 attività (su 2040)”. A tutto questo si aggiunge l’attività di campionamento sia per quanto riguarda alimenti e bevande sia per il controllo dell’idoneità dell’acqua erogata dagli impianti acquedottistici, per un totale di 1876 campioni.

Nel 2019 l’attività degli operatori AUSL, in qualche caso svolta di concerto con le forze dell’ordine attive su ciascun territorio, ha permesso di rilevare non conformità in 748 strutture sulle 2472 ispezionate (30%): si è trattato prevalentemente di non conformità lievi che nella grande maggioranza dei casi sono state risolte attraverso l’emissione di specifiche prescrizioni volte a ripristinare la completa adeguatezza delle attività. In soli 3 casi sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività, mentre sono state elevate 37 sanzioni amministrative. Sono stati inoltre effettuati 12 sequestri di alimenti e bevande per un totale di oltre 440 kg di prodotti alimentari.

Complessivamente i dati appaiono non troppo diversi rispetto a quelli degli anni precedenti – commenta Tripodi – e testimoniano il complessivo impegno delle aziende alimentari locali verso adeguati standard di sicurezza alimentare. Per quanto riguarda il SIAN invece, confermiamo il mantenimento di una significativa attività di vigilanza e controllo finalizzata a tutelare i cittadini che consumano i prodotti, affinché le aziende possano tenere fede a questi obiettivi”.

Il SIAN si occupa non solo di controlli ma anche di promuovere una sana alimentazione e pratiche corrette di gestione, conservazione e consumo degli alimenti a casa. In occasione delle iniziative di comunicazione dedicate a queste tematiche l’Azienda USL di Modena ha realizzato un video dove gli esperti del Servizio forniscono utili indicazioni su come conservare gli alimenti in frigorifero e preparare conserve e confetture.

I controlli del SIAN, unitamente alle attività di autocontrollo svolte dalle ditte, permettono di avere una piena garanzia della sicurezza alimentare fino al momento dell’acquisto – sottolinea Tripodi -  da questo momento in poi è responsabilità del consumatore attuare tutte le misure per poter garantire la sicurezza degli alimenti visto che la maggior parte delle malattie trasmesse da alimenti si manifesta per errori fatti a casa”.

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