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Sicurezza nei luoghi di lavoro, ogni anno tremila imprese controllate dall'Ausl

Nel 2020 il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ha controllato anche l’applicazione delle misure anti contagio da Covid-19: solo 8 aziende sanzionate su 400 sottoposte a controlli specifici

Ogni anno circa 3.000 imprese controllate (ragioni sociali), sopralluoghi in 1.000 cantieri edili, in 150 agricole e in circa 800 stabilimenti di altri settori produttivi. Sono i numeri dell’attività del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spsal) dell’Azienda USL di Modena, che ha il compito di controllare il rispetto della normativa specifica di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di tutti i settori: la maggior parte dei controlli avviene nei cantieri edili, a seguire il settore agricoltura e, quindi tutti gli altri settori, con particolare attenzione considerato il contesto produttivo, a metalmeccanica, ceramica, lavorazione carni e logistica.

Nel 2020 il blocco delle attività produttive durante i mesi di lock-down ha portato ad un calo dell’attività di vigilanza che, comunque,  non si è mai fermata e nell’anno della pandemia ha riguardato in modo specifico anche la corretta applicazione dei Protocolli anti contagio nei luoghi di lavoro, nei cantieri e nel settore trasporti e logistica.

È stato definito e attuato un apposito Piano di vigilanza Covid-19, che ha previsto controlli, anche congiunti, con Ispettorato Territoriale del Lavoro e con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco: tutte le aziende sono state controllate anche sotto questo aspetto e, in particolare, sono stati eseguiti controlli specifici in circa 400 aziende a maggiore rischio e di queste solo 8 sono risultate con irregolarità e quindi sanzionate.

Oggetto della verifica – spiega l’ingegnere Stefano D’Amico del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro - sono stati i principali elementi di prevenzione del contagio da COVID-19, ed in particolare utilizzo mascherine, misure anti assembramento, pulizia e sanificazione dei locali e attrezzature e informazione dei lavoratori. I dati ci dicono che nel complesso le aziende del territorio hanno applicato le misure di sicurezza”.

I dati

Sia nel 2018 che nel 2019 le imprese controllate sono state circa 3.000 a fronte delle quasi 2.000 del 2020 per effetto delle chiusure durante il lock-down. Nel 2020 sono state complessivamente 245 le imprese con irregolarità, per complessive 258 sanzioni elevate contro le 612 sanzioni del 2018 e 543 sanzioni nel 2019.

Le aziende da controllare vengono individuate in base a criteri epidemiologici (numero e frequenza degli infortuni) e profili di rischio/danno per quanto riguarda i fattori di rischio specifici per la salute dei lavoratori (quali, ad esempio, rumore, vibrazioni, agenti chimici, cancerogeni), ma anche a seguito di segnalazioni da parte dei lavoratori o loro rappresentanti (RLS).

Gli operatori SPSAL intervengono anche nel caso di eventi di rilevanza penale svolgendo indagini di polizia giudiziaria in caso di infortuni e malattie professionali che abbiano causato lesioni gravi (ipotesi di reato procedibile d’ufficio). Nel 2020 questa attività non ha subito una diminuzione: su 122 inchieste per infortunio concluse nell’anno, in 39 casi (pari al 32%) l’indagine si è chiusa con l’individuazione di violazioni di norme legate all’incidente, dati in linea con il 2019.

L’attività di vigilanza prevede il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS). In caso di irregolarità il Servizio può assumere provvedimenti di prescrizione, disposizione, sanzione amministrativa: al titolare dell’imprese viene imposto di adottare le misure di prevenzione necessarie e il Servizio ne verifica poi l’adempimento 

Le irregolarità più frequenti variano nei diversi settori produttivi: ad esempio, in edilizia più frequenti sono le  carenze nei sistemi di protezione dalle cadute dall’alto (parapetti, ponteggi, scale, passerelle, sistema di trattenuta) e nell’ottemperanza degli obblighi organizzativi, formali e documentali; invece nel settore metalmeccanico più riscontrate le carenze di sicurezza di macchine e impianti e degli obblighi formali e documentali; altre carenze ricorrenti in vari settori sono relative alla gestione dei rischi per la salute dei lavoratori (non corretta gestione dei rischi da esposizione a sostanze chimiche, rumore, e fattori di rischio per le patologie del rachide e dell’arto superiore).

Un capitolo a parte riguarda i controlli sul rischio amianto: Il Servizio valuta i Piani di rimozione amianto, controlla i cantieri di rimozione amianto compatto e friabile e rilascia certificazioni che attestano la corretta bonifica da amianto friabile.

Il Servizio garantisce inoltre la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro integrando l’attività di vigilanza con quella di informazione, formazione e assistenza a tutti i soggetti che si occupano di prevenzione e alle associazioni sindacali e datoriali. SPSAL organizza seminari e convegni, anche di rilevanza nazionale, di promozione della salute e di promozione della cultura della sicurezza in ambito scolastico e collabora a varie attività quali i ricorsi contro giudizi del medico competente, emersione patologie professionali, visite mediche specialistiche, reinserimento lavorativo delle persone cardiopatiche, ambulatorio di allergologia professionale.

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