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Attualità Caduti in Guerra / Via dei Gallucci

Venerdì sera, ritorna la movida. Multati sei locali del centro storico

Controlli nelle zone più frequentate, dove ieri sera si è riversata una grande quantità di giovani. Distanziamento insesistente e accessi ai locali non adeguatamente controllati

Il centro storico di Modena era atteso ieri dalla prima prova concreta di Fase 2, con la riapertura dei locali per il primo venerdì sera. Già nelle giornate di questa settimane, con la riapertura dei negozi, l'afflusso di persone nel cuore della città era stato notevole, ma ieri migliaia di giovani hanno approfittato della serata estiva per riversarsi nelle vie e nelle piazze della movida.

Distanziamento sociale e misure di protezione? Per quanto i locali abbiano adottato i provvedimenti necessari - in alcuni casi anche con steward che si sono rilevati efficaci -  il semplice afflusso massiccio di avventori o semplici passanti non ha di fatto reso possibile rispettare le prescrizioni della distanza di un metro e il divieto di creare assembramenti. Mascherine tante, ma non per tutti e non indossate sempre. Una previsione fin troppo facile da fare, che non è stata smentita.

La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha coordinato un servizio di controllo che ha  coinvolto anche Carabinieri, Finanza e Municipale. Le criticità maggiori si sono riscontrate in particolar modo nella zona di via Gallucci e via Farini, con la presenza di molti giovani che creavano resse non controllate e con obiettive difficoltà a mantenere le distanze interpersonali di 1 metro e che in certo numero non indossavano mascherine o le tenevano in maniera impropria.

Alcuni pub avevano sistemato sedute ai tavoli che non rispettavano la distanza interpersonale di 1 metro oppure effettuavano servizio a tavolini di ridotte dimensioni per consumazioni in piedi attorno ai quali si accalcavano diversi clienti, ovviamente a pochi centimetri di distanza uno dall’altro. In altri casi, invece, è stato verificato che l’accesso all’interno dei locali era indiscriminato e privo dei controlli necessari ad impedire il distanziamento.

Analoga situazione veniva riscontrata per alcuni minimarket gestiti da commercianti stranieri, che alla stregua di veri e propri bar servono alcolici ai clienti creando assembramenti davanti agli ingressi.

Al termine della serata, a conclusione degli accertamenti sono stati multati 4 locali (2 pub e 2 esercizi di vicinato) nella zona di via Gallucci e per 3 di questi la Questura chiederà in giornata l’intervento della Prefettura per la valutazione di provvedimenti immediati di chiusura per il tempo necessario a risolvere le criticità riscontrate. La Polizia Municipale ha elevato due contravvenzioni ad altrettanti bar della zona di via Farini/piazza Roma e adotterà la medesima procedura.

Non risultano invece multe per i cittadini ch non hanno rispettato il distanziamento. Una scelta sotto certi aspetti prevedibile e ma non per questo meno controversa, dal momento che un grande afflusso di persone non può che causare situazioni del genere. E' ragionevole scaricare sui soli esercenti una responsabilità di questo genere, come se si dovesse intervenire "fisicamente" per allontanare o distanziare le persone? Una risposta difficile da dare.

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