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Coronavirus e turismo: Federconsumatori chiama in causa il Ministro Franceschini

Federconsumatori chiede al Ministro Franceschini di adottare misure straordinarie, al fine di rendere possibile la modifica delle prenotazioni di alberghi, treni e altri servizi turistici senza il pagamento di penali

Come si concilia un viaggio -in Italia- con l'emergenza coronavirus? Data l'entità della situazione, esiste la possibilità di essere rimborsati o di modificare senza penali le prenotazioni? A queste e molte altre domande, lo sportello S.O.S. Turista di Federconsumatori Modena ha dovuto cercare di rispondere in questi giorni, nonostante attualmente ancora non siano state adottate nel settore turismo misure specifiche su questo versante.

In linea di massima, i precedenti giurisprudenziali insegnano che la restituzione del prezzo è dovuta solo in presenza di cause di forza maggiore che non dipendono dalla volontà del turista. Se quindi, una persona decidesse di non partire per la paura di contrarre il virus, essendo questa una scelta individuale, ad essa teoricamente non spetterebbe alcun rimborso. Vero è però che il nostro paese attualmente si trova in una situazione che senz'ombra di dubbio varca i limiti dell'ordinario, e che in alcune zone denominate "rosse", l'ingresso non è solo sconsigliato ma addirittura vietato. 

Secondo Federconsumatori però i cittadini non possono essere lasciati nell'incertezza: l'associazione ha quindi inoltrato al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini una comunicazione recante la richiesta di adottare misure straordinarie dirette a tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, strutture alberghiere e altri operatori del settore, in modo che i soggetti in questione consentano, la modifica senza penali delle prenotazioni effettuate. 

Nella nota di Federconsumatori si legge inoltre che "l’attuazione di provvedimenti in questo senso appare sempre più urgente, oltretutto a fronte dei numerosissimi cittadini che ci segnalano di aver contattato le strutture di riferimento chiedendo la modifica della prenotazione (es. con lo spostamento del periodo di soggiorno ed il riconoscimento di un voucher per gli importi pagati), ricevendo tuttavia esclusivamente riscontri negativi. [...] Parallelamente, stiamo procedendo ad inoltrare una richiesta specifica a Trenitalia e Italo perché consentano la modifica dei biglietti per le destinazioni situate nelle cosiddette “zone gialle” o, in alternativa, l’emissione di un voucher sostitutivo dei titoli di viaggio acquistati". 

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