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Profughi, pochi casi di covid. Uno su otto vaccinato all'arrivo a Modena

Stando all'ultimo aggiornamento, l'Ausl di Modena ha preso in carico 2.446 cittadini ucraini negli ultimi giorni. Segnalati 82 contagi

Ad un mese dall'inizio dell'affluenza di profughi ucraini sul nostro territorio, l'Ausl di Modena ha preso in carico 2.446 presenti. Una media di circa 130 nuovi arrivi al giorno, che nell'ultima settimana si è stabilizzata dopo i numeri più significativivisti a ridosso dello scoppio del conflitto con i bombardamenti sulle città e la conseguenze fuga di massa verso ovest.

Si tratta per la quasi totalità di donne e bambini, come noto. Solo un terzo sono maschi e hanno un'età media di 15 anni, mentre le femmine viaggiano su una media di 28 anni.

Ogni profugo è stato sottoposto allo screening sanitario previsto. Nei punti di assistenza, uno per ogni distretto Ausl della nostra provincia, chi fugge dal conflitto può ottenere il tesserino "Stp" (straniero temporaneamente presente) che dà diritto alle prestazioni sanitarie erogate dal servizio nazionale.

Secondo quanto riferito oggi dall'Ausl in conferenza stampa, l'arrivo dei cittadini ucraini non ha impattato sulla situazione Covid del territorio. Lo confermano i numeri fornitidal direttore dell'Azienda Usl Antonio Brambilla secondo cui, dai 2000 tamponi effettuati nei punti di accoglienza sanitaria attivati in tutti i distretti, sono emersi solo 82 casi positivi.

"Abbiamo visto che il numero di vaccinati in Ucraina non è differente e abbiamo numeri contenuti rispetto a quelli che ci aspettavamo", spiega il professionista. Tra i rifugiati sono stati intanto vaccinati 111 minori e 265 adulti. Vale a dire uno su 8.

La questione covid non è però l'unica a tenere banco, in particolare tenendo conto che a differenza del fenomeno migratorio che abbiamo conosciuto negli ultimi anni - giovani adulti provenienti dall'Africa -  quello ucraino riguarda in particolare i bambini. Come evidenziato dal prof. Unimore Andrea Cossarizza, presente in conferenza stampa, la popolazione ucraina sconta un ritardo sulla copertura vaccinale di diverse malattie: "Chi fugge dalle guerre va sempre accolto a braccia aperte, magari con un braccio scoperto per vaccinarlo. Ma in Ucraina ci sono anche altre patologie con tassi di copertura vaccinale molto bassi, come il morbillo e la poliomelite", ha sottolineato. Un elemento ulteriore su cui riflettere, anche in vista degli inserimenti scolastici dei più piccoli.

A questo proposito l’Ufficio Scolastico Provinciale ha comunicato che risultano 56 iscrizioni già avvenute e inserite dalle scuole nel Sidi. Un numero parziale che non tiene conto delle iscrizioni non ancora formalizzate, inoltre “è evidente che a fronte di quasi mille minori già sul territorio, nelle prossime settimane il numero di nuovi alunni e alunne è destinato a crescere”, ha osservato da par suo il sindaco  Gian Carlo Muzzarelli ricordando, l’incontro, avvenuto a inizio settimana tra Settore Istruzione del Comune di Modena, Ufficio Scolastico Provinciale e Dirigenti Scolastici dei 10 Istituti Comprensivi cittadini. “In queste prime settimane di emergenza ci si è accorti quanto sia importante, dal punto di vista operativo, il raccordo tra gli sportelli comunali e le scuole”, ha commentato il sindaco ricordando che sono oltre una trentina gli accessi registrati ai due sportelli attivati dal Comune per fornire informazioni e accompagnare all’accoglienza educativa e all’inserimento scolastico minori ucraini di ogni età (per i servizi 0-6 anni al momento sono solo 5 o 6 i bambini potenzialmente interessati): “i due sportelli consentono un punto di contatto agevole e immediatamente operativo”.

Durante il colloquio vengono verificati dati anagrafici, registrazione presso la Questura, passaggio all’Hub vaccinale e viene spiegata l’importanza e l’obbligatorietà dell’aspetto sanitario ai fini dell’inserimento scolastico. Gli operatori indirizzano le famiglie rispetto ai plessi più prossimi a dove dimorano e con le opportune distinzioni per fasce di età. Presso gli sportelli viene compilata una scheda informativa che potrà essere inviata anche al dirigente del Comprensivo poiché l’iscrizione deve essere regolarizzata presso il plesso scolastico individuato e disponibile. Infine, come avviene per gli inserimenti in corso d’anno di alunni stranieri, il Comune attraverso My Memo mette a disposizione delle scuole la mediazione linguistica.

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