San Benedetto. Gli ex parroci non lasciano la canonica, la Curia pronta ad azioni legali
Tensione tra fedeli, sacerdoti e Arcidiocesi. Le contestazioni si basano sulla gestione economica della parrocchia e della scuola e purtroppo pare se ne dovranno occupare gli avvocati
C'è molta amarezza per la situazione che si è venuta a creare presso la parrocchia di San Benedetto Abate di Modena, dopo che il 21 settembre i due parroci - don Giovanni Braglia e Don Dariusz Mikoda - sono stati sollevati dall'incarico per decisione del Vescovo. La rottura è arrivata dopo mesi di confronti complessi tra i sacerdoti e la curia, che ruotano attorno a questioni di natura economico-amministrativa.
L'addio dei sacerdoti ha diviso anche i fedeli, molti dei quali nutrono grande affetto e stima in particolare per don Braglia, molto conosciuto in città. L'arrivo del vicario, Mons. Gazzetti, ha creato scontento e tensioni. Emplematico l'episodio del 25 settembre, quando qualcuno ha chiuso i cancelli della chiesa con catene e lucchetti. La messa si è potuta celebrare solo dopo che i blocchi sono stati tagliati con un flessibile. E nel frattempo i due preti continuano a vivere nella canonica, pur non gestendo più la parrocchia,
Oggi la Diocesi è intervenuta con una nota che chiarisce meglio alcuni punti della complessa vicenda, che vive purtroppo anche di molti "non detti", specie per la via del silenzio scelta dai due sacerdoti. La curia spiega: "Da alcuni anni la situazione della parrocchia era seguita dalla Diocesi, per diverse problematiche pastorali ed economiche; sono stati molti gli incontri con i due parroci e con alcuni gruppi di parrocchiani. Il 17 marzo 2022 don Gianni, che era parroco moderatore, ha rassegnato le sue dimissioni da rappresentante legale; tale rappresentanza è subito passata a Mons. Giuliano Gazzetti, il quale ha avviato, di concerto con gli organismi diocesani, una verifica della situazione amministrativa della parrocchia, che si trovava in un passivo di bilancio. La necessaria separazione tra l'amministrazione della Scuola dell'infanzia e la gestione della parrocchia ha comportato l'interruzione di servizi aggiuntivi a carico della mensa della Scuola".
"Dal 17 marzo si erano aperti dialoghi più frequenti tra i due sacerdoti e la Diocesi, ad un certo punto mediati per loro iniziativa da un avvocato; riscontrata la non congruità di una parte della documentazione esibita dal suddetto avvocato, gli organismi diocesani preposti - collegio dei consultori e consiglio per gli affari economici - nella riunione congiunta del 22 luglio 2022 hanno deliberato, insieme al vescovo, l'interruzione della mediazione stessa;
Il 17 settembre 2022 Mons. Gazzetti ha assunto anche le funzioni pastorali; contemporaneamente don Gianni e don Dario sono stati sospesi dal ministero di parroci, pur continuando ad essere sacerdoti e a percepire il contributo economico dal Sostentamento clero; è stato loro chiesto di lasciare la canonica, proponendo altre soluzioni abitative: cosa che fino ad ora non hanno fatto".
In merito alla chiusa della parrocchia con i lucchetti a fine settembre, l'Arcidiocesi annuncia: "Trattandosi di un'azione volta ad impedire l'esercizio di funzioni religiose, ipotesi di reato penalmente perseguibile, la Diocesi sta valutando l'opportunità di un'azione legale".
"Auspichiamo che i due sacerdoti, inviati dal vescovo a svolgere il ministero pastorale per tanti anni, possano presto rientrare in piena comunione con la diocesi", conclude la nota vescovile. Pare però che la parola debba passare ben presto agli uffici legali, specialmente per quanto riguarda e scelte economiche compiute sul fronte dell'amministrazione parrocchiale negli ultimi due anni. Il tutto mentre la comunità di fedeli di San Benedetto prosegue le proprie attività, pur consapevole della ferita.