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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tornano i focolai scolatici, ad oggi sono 28 nel modenese

Il Dg Ausl Brambilla fa il unto sui numeri della pandemia: procedono regolarmente le vaccinazioni, si abbassa l'età dei ricoverati. L'unica fascia di popolazione in cui aumenta l'incidenza del contagio è quella 6-10 anni

"È evidente che al calare dell'età cala anche la tendenza alla prenotazione, ma un 10% di non prenotati nella fascia 80-84 anni è un numero alto e indica un rischio: quindi, indagheremo". Lo dice il direttore generale dell'Ausl di Modena, Antonio Brambilla, nel suo aggiornamento Covid tra ricoveri e vaccinazioni in provincia. 

Al momento, si contano 279.749 dosi inoculate nel territorio, di cui 180.825 prime dose e 98.924 seconde dosi. Per quanto riguarda gli operatori sanitari (medici e infermieri), i vaccinati segnano 97% (per amministrativi e tecnici si è al 62%) e dunque resta un 3% scoperto, in calo comunque rispetto al 20% stimato a fine marzo. L'obiettivo, a consegne di dosi stabili, resta la vaccinazione completa entro agosto.

Brambilla apre una parentesi: "Abbiamo mandato a tutti i dipendenti in questione una comunicazione sul rischio che corrono, il nostro medico del lavoro li sta contattando uno per uno. Eravamo comunque su percentuali più alte. Direi che la persuasione, chiamiamola 'spinta gentile', sta funzionando: sulla mia scrivania in realtà non ho casi di posizioni 'no vax' particolari, quindi vogliamo portare a casa il risultato del 100% di copertura per gli operatori sanitari. Il percorso procede comunque con la Regione: nel caso, prima si riassegna ad altre funzioni il dipendente individuato e, se questo non è possibile, lo si può sospendere". 

Sempre al 5 maggio, gli ospiti delle Cra recitano 94% e i loro operatori 92%, gli over80 assistiti a casa 98%, gli operatori scolastici (14.000 quelli stimati) 88%. Più in generale, sulle vaccinazioni under60, il direttore generale dell'Ausl puntualizza che "tutto è legato alle dosi di vaccino consegnate, da oggi in avanti saremo sopra i 5.000 al giorno e a quota 6.000, poco oltre, al 2 agosto calcoliamo di avere tutta la popolazione in sicurezza". 

I dati sulla pandemia

Continua intanto il calo di contagi e ricoveri (anche se si resta un po' oltre la media nazionale) ma aumentano nel modenese i focolai nelle scuole, dopo le riaperture di aprile. L'Rt segnava 0,9 al 27 aprile ed è rimasto stabile nelle ultime due settimane. Intanto, i morti totali (per tutte le cause) del 2020 segnano +15% sull'anno precedente. L'incidenza media dei contagi nelle ultime due settimane è calata a 123 casi ogni 100.000 abitanti, con un trend di tamponi positivi ora al 5,2%, contro una media nazionale sul 3%. 

I ricoverati totali sono 193 ad oggi, quindi -20 rispetto a ieri (-9,4%), di cui 149 nei reparti Covid (-16; -9,7%), 17 in terapia sub-intensiva (-1; -5,6%) e 27 in terapia intensiva (-3; -10%). Guardando alle classi di età, il 26,2% dei ricoverati oggi ha meno di 60 anni (il 39,1% negli ultimi 15 giorni). Tutti i distretti migliorano, a parte Pavullo, che registra una popolazione più anziana, e in parte Sassuolo; l'ospedale di comunità di Novi è stato svuotato di casi Covid, che rimangono invece in quelli di Fanano e Soliera. 

Anche nel modenese, come casi positivi, calano tutte le fasce d'età tranne quella dai sei ai 10 anni, quindi quella della scuola primaria: Brambilla ricorda che in questo ambito i sintomi sono pochi e leggeri, "il dato è da tenere sotto controllo ma perde rilevanza, nel momento in cui pensiamo di riuscire a vaccinare tutti i vulnerabili in età più avanzata". A scuola, in ogni caso, dopo le riaperture del 7 aprile aumenta la presenza del virus: al momento si registrano 28 focolai, contro il paio dei primi giorni di aprile. "Si tratta comunque di un rischio calcolato- insiste Brambilla 'citando' la linea del Governo Draghi- se poi riusciamo ad arrivare alle vaccinazioni".

Venendo ai decessi, il numero totale di persone morte in provincia, per tutte le cause, segna 8.447 nel 2020, con un +15% rispetto all'anno precedente, contro le 7.343 del 2019 (+2,6% sul 2018), le 7.158 del 2018 (-2,1%) e le 7.312 del 2017 (-0,7%). In tutto si contano 1.739 deceduti dall'inizio della pandemia nel modenese, con un trend a inizio maggio di 1-2 al giorno (4 il 3 maggio). Sugli eventuali deceduti già vaccinati, e non solo, osserva Brambilla: "Di quei 1.739 decessi, una parte, probabilmente, è morta con il Covid e non per il Covid. È un dato statistico. Sul fatto che possano esserci anche decessi di vaccinati, bisogna considerare bene caso per caso: ma, pensando a chi ha già patologie serie, o più di una patologia, ricordo che non si diventa immortali con il vaccino, diciamo", conclude il direttore generale dell'azienda sanitaria. 

(DIRE)

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