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Venerdì, 1 Dicembre 2023
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Covid, incidenza in netto calo. Si apre la fase del percorso vaccinale individuale

L’andamento positivo del quadro epidemiologico nelle ultime settimane conferma l’importanza delle vaccinazioni come strumento di protezione fondamentale dalle conseguenze più gravi delle due infezioni virali. A Modena ottimi risultati per le due campagne vaccinali

Prosegue il miglioramento di tutti i parametri relativi alla pandemia: meno casi di positività con un’incidenza in costante diminuzione e, al contempo, un numero minore di ricoveri nelle strutture sanitarie della provincia. A ciò si aggiunge una copertura vaccinale antinfluenzale della popolazione modenese over 65 ampiamente sopra il 60%, tra le più alte in Emilia-Romagna.

È questo, in estrema sintesi, il punto della situazione su Covid, influenza e campagne vaccinali presentato stamattina, mercoledì 8 febbraio, da Romana Bacchi, Direttrice sanitaria dell’Azienda USL di Modena, Carlo Curatola, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena e Andrea Cossarizza, immunologo e docente di Unimore.

Come ricordato dai presenti, gli ultimi dati disponibili confermano l’importanza della vaccinazione, sia anti-Covid che antinfluenzale, quale strumento di protezione fondamentale dalle conseguenze più gravi delle due infezioni virali, soprattutto in un periodo come quello degli ultimi mesi caratterizzato dall’allentamento delle misure di prevenzione individuale.

“Siamo certamente soddisfatti, ma non ci fermiamo – ha spiegato Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Ausl – in quanto la protezione contro il covid tramite il vaccino rimane un argine fondamentale ai fenomeni di reinfezione e uno scudo per chi è più fragile. Per questo voglio dire che bisogna continuare il ciclo vaccinale, una volta trascorsi i 4 mesi dall’ultima dose o dalla infezione. Se ci sono persone che non hanno effettuato i richiami, voglio caldamente invitarle a consultare il proprio medico per programmare la somministrazione. Solo così riusciremo a mantenere protetta tutta la nostra comunità e in particolare i fragili. Voglio infine ringraziare tutti i Medici di medicina generale che ci hanno aiutato in questa campagna, una sinergia che ha funzionato e che vogliamo continuare anche in futuro”.

Come hanno sottolineato il dott. Curatola e il prof. Cossarizza, terminata la stagione degli hub per la vaccinazione di massa, oggi si apre una nuova fase, che vede come punto di riferimento il medico curante, che grazie alla conoscenza storia clinica di ogni paziente potrà suggerire un piano vaccinale individuale. Un ulteriore passo verso uno scenario di vaccinazione simile a quello dell'influenza, in cui ogni stagione è caratterizzata da un siero specifico che sarà sufficiente somministrare una volta sola. E' infatti questo uno delle possibili opzioni previste nel panorama scientifico per gli anni a venire.

Covid e Influenza: incidenza e ricoveri

Il tasso settimanale di incidenza di nuovi casi Covid, aggiornato a lunedì 6 febbraio, è pari a 49,4 casi ogni 100mila abitanti, con una diminuzione del 10,7% rispetto alla settimana precedente; un dato in deciso calo se rapportato all’incidenza (61,5%) della settimana dal 17 al 23 gennaio, e all’86,1% del periodo precedente, dal 10 al 16 gennaio. La contrazione dei contagi si riflette anche sui ricoveri ospedalieri in tutta la provincia, che all’8 febbraio sono 36, quattordici in meno (-26%) rispetto alla settimana precedente (20 e 3 pazienti ricoverati rispettivamente negli Hub del Policlinico e Baggiovara, 4 presso l’Ospedale di Sassuolo, 4 a Pavullo, 3 all’Ospedale Ramazzini di Carpi, 1 a Vignola e 1 a Mirandola).

Per la stagione influenzale in corso, invece, come confermato anche dall’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza di nuovi casi settimanali è in costante diminuzione, con il picco raggiunto e superato tra fine novembre e inizio dicembre. Attualmente l'epidemia è classificabile come a bassa intensità.

La campagna vaccinale antinfluenzale

Si confermano buoni i risultati raggiunti dalle due campagne, che negli ultimi mesi hanno potuto contare anche sul forte impegno dei Medici di medicina generale impegnati nella somministrazione di vaccino antinfluenzale e delle dosi di richiamo anti-Covid, in una logica di prossimità che ha dato i risultati di adesione auspicati rispetto alla protezione contro l’influenza e che ora potrà concentrarsi sulle somministrazioni del vaccino contro il covid. L’ottica rimane la “personalizzazione” del percorso vaccinale, rispetto allo stato di ciascun cittadino, alla eventuale pregressa infezione e, più in generale alla condizione clinica.

Per la campagna vaccinale antinfluenzale, la provincia di Modena si conferma uno dei territori coi risultati migliori a livello regionale, con la copertura tra le più alte in Emilia-Romagna, pari al 62,3% della popolazione over 65 (103mila dosi). In particolare, oltre 150mila dosi sono state somministrate a residenti in provincia, di cui 141.810 sono state eseguite dai Medici di medicina generale.

La campagna vaccinale per il covid

Per il Covid, a oltre due anni dall’inizio della campagna, avviata il 27 dicembre 2020, le dosi somministrate in provincia di Modena sono 1.846.705, di cui 36.690 dosi del nuovo vaccino bivalente reso disponibile a partire dal settembre scorso. Ottime le percentuali di copertura relative al ciclo completo (prima e seconda dose o unica), pari all’84,8% della popolazione eleggibile (dai 5 anni), che sale all’87% se si prende in considerazione la copertura delle persone (dai 12 anni) che, già vaccinate con il ciclo primario, hanno eseguito anche la dose booster.

Inoltre, il 75,9% degli over 80 in provincia di Modena ha eseguito la quarta dose, somministrata anche al 69,4% dei cittadini tra i 60 e i 79 anni in condizioni di fragilità e al 54,6% dei non fragili che ne hanno fatto richiesta.

Resta invece ferma al 22,6% la copertura vaccinale della quarta dose su tutta la popolazione over 12, che è tuttavia tra le più alte in regione. Gli stessi numeri si registrano anche fra il personale sanitario.

Sono intanto arrivate in queste ore le dosi per eseguire il richiamo ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno già concluso il ciclo primario. Dunque, mentre continua la chiamata attiva per l’effettuazione del primo ciclo a coloro che compiono 5 anni di età o non si sono ancora vaccinati, le famiglie possono già prendere appuntamento per i richiami contattando la Pediatria di Comunità del proprio distretto di residenza.

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