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Covid, ricoverati stabili negli ospedali modenesi. 4.258 i casi attivi

Sono 135 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 20 dicembre. La curva mostra segni di "appiattimento"

Nell’ultima settimana di osservazione sono aumentati percentuale di positività e numero di nuovi casi di covid. In crescita anche il numero dei ricoveri quotidiani, seppure in maniera decisamente minore rispetto al trend riscontrato la settimana precedente. Si assiste in generale ad un rallentamento della crescita di diversi valori, a partire dall'indice Rt.

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 20 dicembre, per la provincia di Modena è di 80.515 (erano 78.506 lo scorso 13 dicembre).

Al 20 dicembre in provincia di Modena sono accertati 4.258 (erano 3.477 il 13 dicembre, +22%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 4.123 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

Ricoveri totali

A lunedì 20 dicembre sono 135 (erano 129 il 13 dicembre, +5%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 107 pazienti covid positivi in AOU, 8 all’Ospedale di Sassuolo e 20 negli ospedali a gestione Ausl.

Persone in isolamento domiciliare

Al 20 dicembre sono in isolamento 6.482 (erano 5.477 il 13 dicembre, +18%) persone. In particolare sono 4.123 (erano 3.348) le persone covid positive e 2.359 (erano 2.129) i contatti stretti di casi accertati in isolamento.  

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Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Al 7 dicembre il 63,1% della popolazione risultava essere a bassa suscettibilità; il 17% a media e il 19,9% ad alta suscettibilità.

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.

La “non suscettibilità” non è da intendersi in termini assoluti ma in termini relativi, cioè come una suscettibilità fortemente ridotta rispetto a coloro che non sono vaccinati e che non hanno mai contratto l’infezione. Anche tra le persone definite “a bassa suscettibilità” possono infatti verificarsi delle infezioni, anche se in misura notevolmente inferiore rispetto a quelle con un livello di suscettibilità più alto. Ciò accade perché è variabile, individualmente e nel tempo, il livello di protezione conseguente sia all’infezione che alla vaccinazione; anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un adeguato lasso di tempo per avere un livello di protezione adeguato.

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