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Medicina. Al Policlinico il primo trapianto di fegato da donatore a cuore battente

A Modena 71 trapianti di fegato e 37 di rene nel 2019. Nel 2019 cominciata l’attività donazione di rene da vivente con prelievo robotico. Sono state 22 le donazioni effettuate

La donazione è la linfa vitale dei trapianti

Il trapianto non potrebbe esistere senza la donazione che costituisce la linfa vitale di questa pratica medica. Le equipe nefrologica, della Chirurgia dei trapianti e quelle anestesiologiche partecipano da anni alla diffusione della cultura della donazione mediante la sensibilizzazione degli studenti delle 2° classi delle Scuole Medie cittadine con il programma “Donazione e Solidarietà” organizzato dal Comune di Modena, e sostenuto dalle Associazioni di Volontariato. Per questo motivo, nel 2018, l’Ospedale civile di Baggiovara ha istituito l’Ufficio coordinamento prelievi organi e tessuti con personale dedicato che ha permesso di riorganizzare la gestione procedurale di quanto si faceva già negli anni precedenti. Nel 2019 le donazioni sono state 22, le opposizioni il 25,7%dato in linea con gli standard nazionali. Tra questi ci sono le 8 donazioni da donatore a cuore fermo che necessitano, visti i tempi molto stretti, di una organizzazione molto efficiente. Nel 2019, in totale sono stati prelevati e trapiantati 63 organi, 17 in più del 2018. Questo risultato è frutto della grande generosità delle famiglie e grazie alla capacità dell’organizzazione di lavorare con sempre maggiore efficienza per salvaguardare l’efficacia degli organi prelevati e portare a termine il trapianto.

“La donazione – spiega la dottoressa Elisabetta Bertellini, Direttore dell’Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara – nasce dalla generosità delle famiglie in un momento molto delicato della propria vita, quello in cui si perde un congiunto, in modo inaspettato oppure si sceglie, nel trapianto da vivente, di donare una parte di sé a un’altra persona. Il nostro compito, con l’aiuto anche del servizio di Psicologia Ospedaliera è lavorare perché la determinazione a donare maturi nei cuori dei famigliari in maniera spontanea e partecipata. Una volta che la decisione è stata presa, il compito dell’equipe anestesiologica è quello di seguire tutte le fasi del prelievo sia che esso avvenga con la chirurgia tradizionale, sia che esso avvenga con la chirurgia robotica. In questo caso la nostra esperienza maturata col programma robotico di Baggiovara è una garanzia per il paziente”.

Il ruolo internazionale della scuola modenese

Nella pratica medico-chirurgica è fondamentale il continuo aggiornamento e la formazione dei giovani medici. Nel corso degli ultimi 5 anni i nefrologi del Policlinico hanno pubblicato su riviste internazionali 25 articoli su argomenti relativi al trapianto renale ed hanno partecipato con numerose relazioni ai Congressi nazionali od internazionali di trapiantologia.

La vocazione della Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e Trapianti di Fegato è quella di un centro attivo sia sul versante clinico che su quello della ricerca clinica. Dal novembre 2019, il prof. Di Benedetto dirige la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

La Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e Trapianti di Fegato è un centro molto attivo sia sul versante clinico, sia su quello della ricerca e della didattica – ha precisato il prof. Andrea Cossarizza di UNIMORE, Vicepresidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia - Negli ultimi 5 anni il Centro ha pubblicato oltre 70 lavori sulle principali riviste internazionali e ha stretto collaborazioni con prestigiose Istituzioni, tra cui la Weill-Cornell University di New York. Il Prof. Di Benedetto ha svolto incarichi di docenza, oltre che in Italia, in diverse nazioni (Belgio, Brasile) e ha tenuto numerose relazioni su invito all’interno di meeting internazionali ed esperienze di chirurgia in diretta. Le competenze del Centro sul tema della chirurgia epatica e pancreatica robotica, della chirurgia oncologica, e del trapianto di fegato sono oggi al servizio dei Medici in Formazione della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale del nostro Ateneo (diretta dal Prof. Di Benedetto) e dei numerosi studenti e docenti internazionali che qui apprendono le più avanzate tecniche di chirurgia epatica robotica”.

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