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Maltrattamenti e animali rumorosi, in un anno 257 segnalazioni e appena due denunce

La Municipale nel 2017 è stata avvertita molto spesso per per animali che disturbano o in pericolo. Tutte negative le segnalazioni di bocconi avvelenati

Sono state 275 le segnalazioni riguardanti il benessere animale giunte alla Polizia municipale di Modena lo scorso anno. Ad occuparsene è stato il Nucleo della Polizia di prossimità insieme all’Ufficio Diritti degli animali del Comune. Oltre la metà delle segnalazioni erano riferite a situazioni di disturbo: dal cane che abbaia alla mancata raccolta di deiezioni. Le restanti riguardano invece segnalazioni di animali in pericolo da cui sono scaturite una ventina di sanzioni elevate per violazioni al Regolamento Benessere Animali del Comune di Modena. Si va dalla mancata iscrizione all'anagrafe canina al mancato aggiornamento in caso di cambio di residenza, cessione dell’animale o morte.

La sanzione può scattare anche nel caso siano di ripetute fughe e conseguenti recuperi dello stesso cane, tanto da indurre a ritenere che non sia adeguatamente custodito. Infine, in due casi i vigili hanno anche ravvisato reati penali: per un caso di abbandono di animali e in un secondo per maltrattamenti sono scattate la denunce. Il Codice penale, con la legge 189 del 2004, punisce infatti l’abbandono e il maltrattamento degli animali.

Nel primo caso, a segnalare la presenze dei due animali malnutriti lasciati in una bacinella maleodorante con pochi centimetri di acqua torbida, lasciata sul pianerottolo di una palazzina da un paio di mesi, è stata una residente dello stesso stabile. Oltre alla denuncia penale, gli agenti hanno contestato alla proprietaria delle tartarughe anche l’infrazione al Regolamento comunale sul benessere degli animali per quanto riguarda il mancato rispetto delle condizioni di detenzione di animali selvatici od esotici. Le tartarughe sono state quindi confiscate e affidate al Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso, dove sono state inserite in un luogo adatto: un terracquario con una parte emersa facilmente accessibile e dimensioni adeguate, la parte sommersa abbastanza profonda per consentire ai due animali di nuotare e lampade per garantire l’idoneo apporto di radiazioni Uvb.

Denunciato anche il proprietario di un cane recuperato dal personale del Canile Intercomunale di Modena, che al collo indossava un collare elettrico il cui meccanismo di funzionamento si basa sulla produzione di scosse o di altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all’animale. L’utilizzo di questo collare, usato di solito per l’addestramento, è però in violazione del Codice penale laddove si respinge la “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Il collare è stato pertanto sequestrato; l’animale, restituito al proprietario, è stato successivamente controllato ed è risultato in ottime condizioni.

Tutte negative, invece, le tre segnalazioni di bocconi avvelenati giunte nel corso dello scorso anno: gli esami condotti dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna sui reperti recuperati dalla Municipale hanno dato tutti esito negativo, nei bocconi non era cioè presente alcun tipo di sostanza nociva. È risultato negativo anche l’ultimo caso registrato a marzo di quest’anno, quando i vigili sono intervenuti nei pressi di via Debussy per rimuovere una polpetta sospetta da un'area verde che nei giorni successivi il ritrovamento, è stata recintata e segnalata.

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